Raggi: «Romani abbiate pazienza, stiamo ripristinando la legalità». Il resto con calma

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«Romani abbiate pazienza perché stiamo ripristinando la legalità. Basta con gli affidamenti per ‘somma urgenza’. Basta con i soliti beneficiari che hanno spolpato la città. Adesso è arrivato il nostro verbo legalità».

Questo in sintesi il messaggio della Raggi al Popolo di Roma lanciato oggi in conferenza stampa alla Sala Pietro da Cortona ai Musei Capitolini. Immancabile l’hashtag“#RomaRinasce. Titolo dell’incontro “Un anno di risultati e prossimi obiettivi”. E c’erano proprio tutti animati da uno spirito di revance verso gli attacchi della stampa alla loro sindaca. In mezzo alle meraviglie artistiche dei musei capitolini lei si è presentata sobriamente elegante e sorridente  alla stampa e alle tv , ma soprattutto ai suoi supporters eccitati da un tifo da stadio.

 Assessori, consiglieri comunali e municipali oltre ad una consistente clacque di militanti ad occupare tutte le prime file. In verità lei. la Raggi è stata piuttosto dimessa nell’eloquio, diremmo quasi umile,  forse con un occhio al suo possibile rinvio a giudizio per abuso di potere. 

Poi ha snocciolato i suoi grandi risultati che per un’altra decente amministrazione rappresenterebbero il minimo indispensabile, ma ha detto « a noi non interessa far vedere che siamo bravi, ma fare quello che serve alla città» anche se poi magari i suoi elettori la pensavano diversamente.

D’altra parte loro si sono trovati  trovati una città allo sbando (corrotta e in putrescente, non l’ha detto ma lo pensa) quindi loro vogliono bandi regolari « e occorre tempo», magari anche anni.  Ma non importa perché la legalità è il marchio di fabbrica dei 5 stelle fatto salvo qualche errore di percorso al vaglio dei giudici.

Gli ‘integri’ nel frattempo hanno presentato il bilancio in tempo utile mentre il povero Marino si è trovato un bilancio che Alemanno nemmeno aveva fatto approvare. 

Poi hanno sbloccato i 45 filobus per anni a marcire nei depositi a causa di una commessa inquinata e stanno sistemando la Laurentina  sulla base di un progetto che risale almeno a 6 anni fa. 

Per i rifiuti, gli ‘integri’ hanno scoperto  che basta ridurli alla fonte, impegnando i cittadini e obbligando le aziende ad eliminare  imballi, incarti e confezioni , anche dove sono previsti dalla legge  per motivi  igienico sanitari.  

Con i sindacati hanno risolto i pasticci sullo stipendio accessorio, ma di tagliare i costi delle municipalizzate nemmeno si parla.

Poi milioni di presenze ai musei spesso gratuiti, e per l’estate romana spettacoli e iniziative nelle periferie, il che ci ricorda Alemanno quando non ebbe più soldi per pagare l’estate romana, quella vera. In ogni caso non si azzardi Franceschini a rompere le palle sull’area archeologica che deve essere integrata nel tessuto urbano e non solo far cassa con il turismo.

E’ vero, hanno sistemato  un po di strade e Virginia fa pure vedere le foto come se si trattasse di opere straordinarie e non di normale, decente amministrazione.

Infine, insieme ad altro,  l’agenda digitale con  23 punti di ‘Roma facile’, soprattutto nelle periferie dove non pare che i cittadini si precipitino per dare i loro suggerimenti. 

Per quanto riguarda l’eventualità di un suo rinvio a giudizio Virginia  ha detto  “Ho ricevuto un avviso di conclusione indagini per due vicende. Ritengo di aver agito in buona fede e spieghero’ le mie ragioni a magistrati”.

Infine, e ce mancava, Grillo le ha detto di andare avanti.

Per andare avanti Virginia e i suoi vorrebbero (e sottolineiamo il condizionale) programmazione, trasparenza, legalità che farà pure piacere all’anticorruzione di Cantone ma fa di Roma una città imprenditorialmente morta se non ti inventi procedure e processi più rapidi. 

Comunque loro si autoassolvono perché è tutta colpa di quelli di prima.

GIULIANO LONGO

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