Sequestrato autolavaggio al Tiburtino

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Sfruttamento di manodopera straniera e carenze igieniche: questi i motivi che hanno costretto gli agenti a porre i sigilli ad un autolavaggio gestito da un extracomunitario in Via Tiburtina, in prossimità di Via dei Monti Tiburtini.
Già qualche settimana fa l’attività aveva ricevuto la visita dei vigili, appartenenti al gruppo IV Tiburtino, dove erano stati scoperti tre lavoratori – di cui uno minorenne – al lavoro senza nessuna iscrizione alle liste dell’INPS e in totale assenza di garanzie per la salute: per tali motivi gli ispettori del Ministero del Lavoro, presenti sul posto, avevano sanzionato e diffidato il titolare, disponendo la “messa in regola” dei lavoratori e la disponibilità dei necessari locali spogliatoio.
Stamane la seconda visita degli agenti, che hanno accertato la reiterazione dell’illecito: il titolare continuava non solo a sfruttare la manodopera in nero, ma non aveva ottemperato alle prescrizioni, facendo utilizzare come spogliatoio un piccolissimo bagno, maleodorante e in pessime condizioni igieniche.
Secondo quanto previsto dal Codice Penale il responsabile è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, mentre l’attività è stata chiusa forzosamente. L’uomo non potrà riaprire il lavaggio sino a quando le prescrizioni non verranno rispettate, e le multe – pari a qualche migliaio di Euro verranno pagate. Ovviamente quando il Giudice disporrà il dissequestro dei locali.

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