Cerveteri, Annalisa Belardinelli e Alessio Pascucci: il “faccia a faccia”

Cinque domande alla prima donna candidata sindaco del Comune e al primo cittadino uscente, eletto giovanissimo nel 2012

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di ALBERTO SAVA

L’astensionismo è in assoluto il primo partito a Cerveteri. E se le migliaia di elettori che si sono tenuti lontani dalle urne al primo turno decidessero di andare a votare? Un auspicio per un ritorno di Cerveteri alla democrazia elettiva partecipata, non mortificata dal voto militarmente organizzato. Merita una riflessione anche la linea seguita in queste settimane dalla informazione on line, linea che ha visto tutti uniformati in un inquietante silenzio sul ballottaggio a Cerveteri. Secondo alcuni strateghi, la linea del ‘cheta non movere’ dovrebbe riportare domenica prossima alle urne la stessa bassa percentuale di elettori del primo turno, e questo favorirebbe solo il sindaco uscente. Non ne avrebbe alcun vantaggio l’avversaria Annalisa Belardinelli, la quale al massimo raccoglierebbe un nuovo quorum, scaturito dalle indicazioni di voto degli esclusi dal ballottaggio, ma comunque insufficiente. La forbice di trenta punti di differenza si recupererebbe solo se domenica 25 giugno ci fosse un afflusso importante ai seggi, e questo potrà avvenire solo se Annalisa Berlardinelli, al netto della confusione e della scarsa attendibilità dei candidati sindaci del primo turno, avrà saputo imporre una propria immagine credibile, guadagnandosi la stima di quei cittadini assenti al primo turno, molti dei quali certamente critici contro il sindaco uscente. Domenica, quindi, masse di voti in movimento nei ventotto seggi ceretani? Vedremo! Ecco le nostra intervista esclusiva ‘faccia a faccia’ tra Annalisa Belardinelli ed Alessio Pascucci.

L’intervista Annalisa Balardinelli

Il candidato sindaco di area socialista ha invitato a votare per lei, mentre il Polo Civico di area moderata, nonostante qualche acrobazia lessicale, sostanzialmente le ha rifiutato l’appoggio. Non le sembra strano?
Diciamo che di strano in politica non c’è nulla visto che Candida Pittoritto, candidata Sindaco del MSI, ha inviato a votare per Pacucci e quindi per la sinistra. Parlando invece delle forze politiche che hanno deciso di sostenermi al ballottaggio, mi sembra che ci sia molta coerenza: la candidata Sindaco di Patto Civico Margherita Tassitano, rappresentando esclusivamente liste civiche, ha lasciato piena libertà di voto agli elettori, quindi non parlerei di appoggio rifiutato, anche perché la Lista Civica Cuori Cervetrani, che fa parte di quel polo, è stata la prima a comunicare il sostegno alla mia persona. Pio De Angelis, come lui stesso ha dichiarato, ha deciso di sostenermi perché condividiamo tre punti importanti del programma, e visto che potrò contare anche sul grande sostegno di Salvatore Orsomando, nonché del Principe Ruspoli e di Roberto Menasci, mi sembra chiaro che a questo ballottaggio il centro destra di Cerveteri si presenterà unito come non accadeva da diverso tempo.

Lei è la prima donna candidata alla carica di sindaco a Cerveteri, e tra una settimana potrebbe essere effettivamente il Primo Cittadino. Come vive questo primato di genere?
Non nascondo che essere la prima donna candidata sindaco ad essere arrivata al ballottaggio a Cerveteri con il sindaco uscente mi riempie di orgoglio, perché in un momento storico come quello attuale in cui in politica si parla ancora di quote rosa e, quindi, c’è ancora la necessità di tutelare la presenza femminile, credo che questo risultato a Cerveteri abbia già tracciato un segno importante per il cambiamento e spero che i cittadini abbiano il coraggio di attuare fino in fondo questo cambiamento. Sono convinta che una donna alla guida di un’amministrazione possa essere un valore aggiunto.

Il suo avversario ha quasi sempre parlato di quel che ha fatto e poco di quel che intende fare. Quali sarebbero le priorità dei suoi primi cento giorni da sindaco?
Per Cerveteri c’è molto da fare e non si può certo improvvisare, quindi innanzitutto bisognerà esaminare la reale situazione attuale prima di decidere cosa sia possibile fare e con quali priorità. Per questo fin da subito rivisiterò tutti i contratti di appalto in essere per la gestione dei servizi, in primis quello della nettezza urbana perché, tralasciando le problematiche giuridiche di una delle ditte che lo gestisce, mi sembra che questo servizio di raccolta porta a porta stia facendo acqua da tutte le parti e non rispetti le esigenze dei cittadini, quindi sarà un problema da affrontare subito. Rivisiterò la spesa pubblica per garantire una migliore distribuzione delle risorse disponibili, perché ho già verificato i conti pubblici ed ho appurato che troppi soldi vengono spesi in maniera discutibile. Mi dedicherò da subito ai problemi delle scuole, dalla carenza di aule alla inagibilità della palestra della scuola di Via Castel Giuliano a Cerenova per citarne solo alcuni. E vista l’imminenza della stagione estiva mi dedicherò a risolvere il problema dell’accessibilità delle spiagge pubbliche ai disabili e a realizzare un calendario di eventi, spettacoli e manifestazioni culturali di qualità per ridare un po’ di vita al nostro paese. Rivisiterò inoltre tutto quello che troverò in itinere già approvato dall’Amministrazione uscente per poi dedicarmi finalmente ad una seria ed attenta programmazione per la realizzazione di opere pubbliche importanti, come la Città della Scuola, un asilo nido comunale e un palazzetto dello sport che sia anche un punto di aggregazione per i giovani del territorio.

Pascucci è stato il sindaco più giovane di Cerveteri, e lo sarebbe ancora, qualora venisse confermato. Lei cosa si sente di dirgli?
Di amministrare avendo a cuore il bene del paese e dei giovani che lui rappresenta.

Al di là delle percentuali di voto conquistate, il dato politico che nessuno ha sottolineato abbastanza, riguarda la percentuale spaventosa di astenuti: quasi la metà degli aventi diritto al voto. Pensa che ci siano dei margini per recuperare fette di elettorato in suo favore? E con quali parole d’ordine?
Si sono astenuti dal voto circa il 40% degli elettori e sono convinta che tra questi ci siano molte persone scontente, deluse da una politica distratta dai reali bisogni dei cittadini, ed è proprio a loro che rivolgo il mio appello invitandoli ad andare a votare il 25 giugno e a non lasciare che altri decidano anche per loro. Vorrei ricordargli che il risultato del primo turno si può ribaltare perché il vero cambiamento si fa nella cabina elettorale e vorrei invitarli a credere fino in fondo nel cambiamento dandomi fiducia, votando una donna, una mamma e una professionista preparata che saprà guidare Cerveteri verso il futuro.

Cinque domande ad Alessio Pascucci

È sorpreso dell’endorsement del MSI-DN in suo favore? Quale pensa sia stato il ragionamento politico che ha portato un movimento di destra a schierarsi nettamente?
È indubbio che la nostra è una vera colazione civica. Sono sempre stato civico, non lo divento come altri in occasione delle tornate elettorali. Già nel primo turno abbiamo raccolto consensi in tutti gli schieramenti politici. La Pittoritto ha sorpreso anche me. Ma nel suo comunicato esprime un sincero apprezzamento per il lavoro svolto dalla nostra Amministrazione in questi primi cinque anni. In particolare ha elogiato il lavoro fatto sul piano regolatore ha anche fatto notare che nessuno degli altri sindaci, due dei quali ancora candidati con la mia avversaria, lo aveva fatto prima. Chi ama la propria città decide di votare per il candidato che ritiene migliore, pur come in questo caso avendo posizioni politiche diametralmente opposte.

Lei ha molto parlato di quel che ha fatto, meno di quel che farà. Quale futuro aspetta Cerveteri?
In realtà il futuro di Cerveteri è strettamente interconnesso con quello che abbiamo fatto in questi primi cinque anni. La realizzazione del lungomare (già finanziato), la partenza della zona artigianale (già deliberata), l’attuazione del piano regolatore (già adottato) sono soltanto 3 dei punti di forza del nostro prossimo quinquennio. Continueremo a valorizzare la Necropoli della Banditaccia e a lavorare al rilancio dei Centri Storici. In un certo senso tutte le nostre energie saranno indirizzate alla creazione di una nuova economia e di nuovi posti di lavoro. Questo è quello di cui Cerveteri ha principalmente bisogno.

Annalista Belardinelli è in assoluto il primo candidato sindaco donna a Cerveteri, oltretutto arrivata al ballottaggio, cosa si sente di dirle?
Mi spiace che in questi primi cinque anni di Amministrazione la candidata non si sia interessata delle problematiche della nostra città. Non ci si sveglia un giorno e si decide di fare il sindaco. Tutte le città, ma forse Cerveteri più delle altre, hanno delle complessità e governarle non è una cosa che si impara dalla mattina alla sera. È necessario un percorso che parta dal Consiglio Comunale e poi magari anche un’esperienza nell’esecutivo. Altrimenti si rischia di non saper governare i processi quotidiani e meno che mai le emergenze. Credo che sia sotto gli occhi di tutti cosa sta avvenendo in Comuni dove sono stati eletti Sindaci improvvisati. Le auguro pertanto, di fare la sua esperienza da Consigliere Comunale e di svolgere il suo incarico in modo libero non condizionato da terze persone.

Una critica pesante nei suoi confronti riguarda l’approvazione della variante al PRG, avvenuta sul filo di lana dei termini consentiti, facendo gridare qualcuno persino al provvedimento illegittimo. Cosa risponde?
La città non la pensa così, per niente. Anche perché la Variante Generale al Piano Regolatore è stata approvata regolarmente e chi dice il contrario mente. È un atto storico che la nostra città aspettava da cinquant’anni e che nessuno ha mai avuto il coraggio neanche di iniziare. È un piano che valorizza il turismo creando le condizioni per la realizzazione degli alberghi, che tutela le campagne impedendo nuove speculazioni, che prevede i tanti servizi (come le scuole) di cui la nostra città ha estremamente bisogno. Prevede ampliamenti nelle strade di collegamento e uno sviluppo contenuto ma importante in tutti i borghi rurali (San Martino, Due Casette, I Terzi). E, soprattutto, individua le nuove aree di sviluppo non sulle terre dei soliti noti ma a Zambra e all’Infernaccio dove ci sono i piccoli proprietari terrieri, le famiglie semplici come le nostre. Questo è il motivo per cui i “poteri forti” lo hanno osteggiato. Ma la gente invece lo ha sostenuto.

Il primo turno l’ha vista sfiorare la vittoria, contando i voti espressi. Tuttavia, quasi la metà degli aventi diritto al voto sono rimasti a casa. È una realtà che la preoccupa? Quali potrebbero essere eventuali argomenti per portare alle urne le migliaia di astenuti?
Non posso che ringraziare i cittadini di Cerveteri che mi hanno dato questo consenso enorme; nessun Sindaco mai aveva ottenuto il 47% al primo turno. È stato davvero emozionante. Sono dispiaciuto per l’astensione, un gravissimo problema nazionale. Se i cittadini non si sentono coinvolti abbiamo fallito tutti. Intanto faccio un appello a chi ha votato al primo turno di tornare alle urne domenica 25 giugno. Poi mi rivolgo ai giovani che spesso si astengono convinti che tanto non cambi niente: avete un grandissimo potere, quello di scegliere chi governerà Cerveteri per i prossimi cinque anni; non lasciate questa possibilità nelle mani di altri. Andate ai seggi e decidete voi, direttamente. Cerveteri ha bisogno del vostro voto.

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