Dopo polemiche, Raggi revoca l’avviso per cda Capitale Lavoro

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Virginia Raggi (foto Paolo Pizzi)
Virginia Raggi (foto Paolo Pizzi)

Raggi ci ripensa. Dopo l’attacco sferratole ieri dal centrosinistra de “le città della Metropoli” con un atto odierno la sindaca di Roma e della città metropolitana che firma come “avv. Virginia Raggi” ha revocato, a modi e data da destinarsi, “l’avviso pubblico avente ad oggetto ‘Invito per la presentazione di candidature in qualità di componente dell’Organo amministrativo della Società partecipata Capitale Lavoro Spa’ in pubblicazione dal 14 al 24 luglio 2017 sull’Albo Pretorio online della Città Metropolitana”. In una nota il gruppo Cdm si chiedeva se “La Raggi aumenta costi e poltrone, ma solo per i Consiglieri comunali grillini”.

 

Il gruppo spiegava, infatti che c’era tempo “solo sino a lunedì 24 per presentare la candidatura, che verrà poi vagliata dalla Raggi stessa. Tra i requisiti, e qui sta la chicca, occorre avere, tra l’altro i requisiti per la nomina a Consigliere Metropolitano . Ora, essendo le Città Metropolitane Enti di secondo livello, solo i Consiglieri comunali ed i Sindaci hanno questo requisito. Poi in un altro comma si escludono i Consiglieri di Roma Capitale (a meno che non si dimettano), per cui, di fatto, i candidati possono essere solo consiglieri dei Comuni esterni alla capitale. Può essere questo un modo surrettizio per applicare il reddito di cittadinanza? Forse si, di certo siamo di fronte ad una procedura anomala, nel metodo (tempi ristretti e nessuna pubblicità) e nel merito. E’ una forzatura inaccettabile, con un atto costruito ad hoc per pochi intimi, come era usanza della vecchia politica, che a parole si critica, salvo poi applicarla e riservandola ai propri eletti”, concludevano i consiglieri annunciando di valutare “la possibilità di segnalare il tutto all’Anac ed al Prefetto. Nel frattempo l’ente è senza Bilancio, le scuole riapriranno senza avere la possibilità di fare interventi urgenti, qualora fossero necessari”. Ma oggi è arrivata la revoca a firma Raggi.

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