Radicalismo islamico, un arresto a Roma

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Prosegue l’opera della Polizia di Stato volta alla prevenzione del fenomeno del radicalismo islamico.

Le indagini della Digos romana, già nel gennaio scorso, avevano portato all’applicazione della custodia cautelare in carcere per HMIDI Saber, ed oggi hanno portato all’espulsione dal territorio nazionale di LAARAJ Noureddine, cittadino marocchino di 37 anni.

Il marocchino, detenuto per reati inerenti gli stupefacenti, aveva conosciuto l’HMIDI in carcere e con lui si era reso responsabile di vari episodi sanzionati secondo il vigente ordinamento penitenziario.

Di particolare interesse è un episodio avvenuto nel giugno scorso, quando i due organizzarono una spedizione punitiva notturna – con sgabelli e manici di scope – nei confronti di un detenuto, reo di mal sopportare il rumore del gruppo di preghiera.

Nei vari istituti di pena dove è stato recluso e dai quali è stato più volte trasferito proprio per intemperanze contro gli altri detenuti di diversa fede religiosa, sono state raccolte anche delle testimonianze secondo le quali il LAARAJ avrebbe inneggiato apertamente agli attentati dell’ISIS fino a definire “giusta” la strage di Tunisi dell’estate 2015.

Definito il quadro probatorio, la Digos ha chiesto ed ottenuto dal Ministro dell’Interno un idoneo provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale.

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