Con l’esecuzione delle misure cautelari a carico di tre persone, tutte appartenenti alla stessa famiglia, può dirsi conclusa ad opera della Polizia di Stato l’indagine sul ferimento, a colpi d’arma da fuoco, di un 43enne, avvenuto nel febbraio scorso in un bar di Casal de Pazzi. C.F., il 25enne autore materiale del ferimento, che inizialmente si era reso irreperibile, vistosi braccato, si consegnò agli investigatori del commissariato San Basilio, diretto da Agnese Cedrone.
La pistola, in un primo momento, venne cercata, senza alcun risultato, nel fiume Aniene. I poliziotti, però, non hanno mai smesso di cercare l’arma e, all’inizio di maggio, hanno effettuato una perquisizione a casa di una zia e di un cugino del feritore. In quell’occasione R.G., queste le iniziali del 27enne cugino di C.F., venne arrestato perché trovato in possesso di 125 grammi di cocaina. Durante la medesima attività, nascosta in un lavatoio condominiale della stessa palazzina, venne trovata l’arma del delitto, ovvero una Beretta 9×21 mod PX4 Storm, precedentemente rapinata ad una guardia particolare giurata.