“Sono appena arrivato in albergo a Treviso dopo una giornata molto intensa sul #trenoPd. Gli investimenti sul porto a Trieste, la cura della memoria a Redipuglia, il rammendo delle periferie a Udine, la vite in provincia di Pordenone, il sociale e l’attenzione verso le persone disabili a Belluno: è un viaggio bellissimo nell’Italia profonda, il nostro. Per me questa esperienza è un dono. Eppure non riesco a non pensare alle immagini di Ostia, dove un giornalista della Rai è stato picchiato a sangue da un uomo del clan Spada. La sua colpa? Aver fatto delle domande, tutto qui”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Matteo Renzi. “C’è un livello di violenza, non più solo verbale, che va fermato. Subito. Quando si arriva al punto di picchiare i giornalisti si è superato ogni limite, è bene ricordarselo. Non è più in ballo il palinsesto di un talk show, ma la qualità della nostra democrazia. Non dimentichiamolo mai”, aggiunge.
“Uno normale che guarda quel filmato la prima cosa che si chiede è: ma questo qui e’ a piede libero? Poi la risposta dei tecnici è che non c’è flagranza. Ma anche nel calcio c’è la prova tv…. E’ ora che lo stato riprenda il controllo di questa situazione. E’ ora di far vedere la presenza dello Stato”, dice Pier Luigi Bersani ad Agorà, a proposito dell’aggressione di Roberto Spada a Daniele Piervincenzi.
“Sapete bene come è stato amministrato il X Municipio in tutti questi anni, dai partiti di destra e dai partiti di sinistra. Lo sapete benissimo. Oggi vi trovate davanti a una svolta: potete decidere se continuare a dare fiducia alle persone che fino ad oggi hanno governato questo Municipio. Sono sempre le stesse, anche se si rifanno il trucco e cambiano pelle, cambiano nome. Qui gli Spada l’hanno sempre fatta da padrone. E sapete bene che la destra ha detto che e’ pronta a fare l’accordo con Casapound. Quindi con chi si allea la destra? Con gli Spada?”. Lo scrive la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in un post sul blog di Beppe Grillo. “E allora siamo chiamati a fare una scelta: vogliamo il sistema, le persone e le modalità che c’erano prima, che si sono state fino a ieri? O vogliamo alzare la testa e guardare avanti. Guardare avanti con molto coraggio- prosegue Raggi- perchè ci vuole coraggio ad andare avanti quando vi bruciano i cassonetti, vi vandalizzano i parchi e le scuole. Siamo chiamati a fare questa scelta! Che cosa scegliamo?”.