La madre del rapper Cranio Randagio: «Mio figlio ha le sue responsabilità ma voglio la verità»

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“È stato un anno silenzioso”. Carlotta Mattiello, mamma di Vittorio Bos Andrei in arte Cranio Randagio, il rapper romano scomparso il 12 novembre del 2016, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o Giustizia” condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus a più di un anno dalla scomparsa del figlio. “Gli inquirenti stanno lavorando. Il mio avvocato mi ha tranquillizzato. L’indagine è aperta. Il problema è che la vicenda non è “mediatica”. Ad un certo punto finisce tutto in buco nero. Certe cose, invece, sono importanti anche per far sì che certe situazioni siano da esempio per altre persone. Vittorio non torna indietro, non serve neanche la vendetta. Serve che quello che gli è successo sia da esempio per altri ragazzi”. La verità sarebbe più facile da conoscere se qualcuno raccontasse veramente cosa è successo in quell’appartamento romano: “Non si è fatto avanti nessuno. Ho ricevuto solo un messaggio di condoglianze, molto formale, dalla famiglia del ragazzo dove si è tenuta la festa. Penso che i ragazzi che erano presenti non parlino per paura, sarà sfuggita di mano la situazione. Hanno paura di finire in qualcosa più grande di loro. Mio figlio ha certamente le sue responsabilità, non accuso nessuno della sua morte. Se succede qualcosa, però, non ci si può tirare indietro. Tutti devono assumersi le loro responsabilità. Voglio la verità qualsiasi essa sia”. Ad oggi, quindi, quali sono le certezze di questa vicenda? “Solo l’autopsia. Vittorio è morto per un mix di droghe e alcool. L’ora del decesso non c’è, non si può stabilire. Sembra non avesse mangiato”. Stabilire l’ora della morte sarebbe stato importante anche per capire se con aiuti tempestivi si sarebbe potuta salvare la vita del rapper. Nel frattempo, la musica di Cranio Randagio continua a coinvolgere: “Mi sono battuta in questo anno per fare ordine. Vittorio aveva iniziato da poco, era un emergente, un cane sciolto. Sto cercando di fare ordine per chiudere tutti i suoi lavori che erano rimasti aperti. Abbiamo fatto uscire il singolo per l’anniversario della sua morte. A gennaio pubblicheremo il suo ultimo disco al quale stava lavorando, ci teneva tantissimo. Voglio lasciarlo in eredità e per questo sarà in free download”.

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