Nelle prime ore della mattina odierna la Squadra Mobile di Roma Settima Sezione Antidroga, a conclusione di un’articolata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di 3 misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di noti pregiudicati stanziali nel territorio romano dediti al traffico internazionale di sostanze stupefacenti destinata al mercato della capitale.
Un pluripregiudicato, insieme ai suoi due soci, ha organizzato e finanziato l’importazione di circa 760 kg di sostanza stupefacente del tipo hashish.
L’indagine scaturisce dall’arresto di una persona, avvenuto nel mese di aprile, mentre si trovava alla guida del furgone che trasportava i 760 kg di sostanza stupefacente.
L’attività tecnica nonché i mirati servizi di osservazione e pedinamento hanno portato all’individuazione del luogo in cui il soggetto aveva prelevato il furgone carico di hashish e all’identificazione dei soggetti coinvolti.
In particolare è emerso che la consegna del carico di sostanza stupefacente è avvenuta all’interno di un capannone sito in via di Sant’Alessandro, zona Nomentana, i tre fermati si sono occupati della trattativa inerente l’acquisto della partita di droga prima che l’uomo si mettesse alla guida del mezzo in direzione via Nomentana.
Il luogo di incontro per le trattative concernenti gli affari illeciti era la piadineria in zona Prati, nel centro di Roma, dove si discuteva dei dettagli delle operazioni di importazione della sostanza stupefacente e della successiva vendita in favore delle piazze di spaccio romane.
Nel corso dell’indagine è stato arrestato in flagranza un noto latitante ricercato per scontare la pena di anni 6 e 6 mesi, appena rientrato in Italia dalla Spagna per un “regolamento di conti” che era riuscito a dissimulare la sua reale identità utilizzando l’identità ed i documenti del fratello.
Sempre nel corso dell’attività si è proceduto all’arresto in flagranza di un’altra persona, con la quale gestiva un’attività di spaccio nella zona Sud Est della Capitale mentre occultava all’interno di un box non solo quantitativi consistenti di cocaina e hashish ma anche della droga più ricercata del momento nota come droga della Camorra, chiamata AMNESIA poiché una volta assunta provoca la sensazione di amnesia, appunto (ma anche dal nome di una famosissima discoteca di Ibiza): causa momentanee perdite di memoria, ma non solo, secondo gli esperti gli effetti possono essere anche molto più gravi fino a provocare danni al cervello. La nuova sostanza dello sballo, smerciata in alcuni locali notturni del capoluogo romano, è ottenuta da marijuana (di pessima qualità), tagliata con metadone, eroina e, in alcuni casi, persino con acido per batterie di auto: un mix pericolosissimo.
Nell’ambito della descritta indagine sono stati sequestrati complessivamente più di 800 Kg di sostanza stupefacente del tipo hashish, 800 gr cocaina, 3 kg circa di marijuana.
Nel corso dell’operazione sono state altresì eseguite perquisizioni locali e personali a carico di soggetti coinvolti nelle illecite attività che si sono concluse con il sequestro di due pistole con matricola abrasa a conferma della levatura criminale dei destinatari delle misure cautelari.