“Spelacchio” è morto: il caso finisce alla Corte dei Conti

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Il caso “Spelacchio” finisce alla Corte dei Conti: il Codacons ha depositato un esposto in cui chiede alla giustizia contabile di indagare su un possibile danno erariale. L’associazione di consumatori chiede anche la rimozione dell’albero di Natale di Piazza Venezia “palesemente morto e che rappresenta un vergognoso spettacolo per cittadini e turisti”. Nell’esposto il Codacons chiede di aprire una indagine “per verificare la questione legata ai fondi spesi, a volte in maniera immotivata e dannosa per l’erario, per l’acquisto di un bene poi rilevatosi totalmente inutile – come nel caso dell’albero di Piazza Venezia, acquistato pochi giorni fa ed ormai prossimo alla morte – a discapito di tanti servizi, utili alla collettivita’, che, invece, non vengono presi in considerazione”.

 

E ORA?

Spelacchio è morto, non è arrivato al panettone. Raggi, dopo l’ennesima figuraccia internazionale, dia almeno una degna ‘sepoltura’ all’albero più triste del mondo e lo sostituisca prima di Natale. Per il 25 dicembre faccia trovare ai romani e ai turisti un nuovo abete a piazza Venezia, ma questa volta paghi di tasca sua o, se preferisce, addebiti la spesa alla Casaleggio”. È quanto afferma Stefano Pedica del PD. “Anche il secondo Natale dei 5 stelle a Roma verrà ricordato come il Natale delle figuracce: prima la vicenda di piazza Navona, poi l’albero dichiarato morto dopo aver buttato la bellezza di quasi 50 mila euro – aggiunge Pedica -. Raggi non ne azzecca una e il mondo intero ride della povera Roma. La sindaca si assuma le sue responsabilità e cominci a pagare di tasca sua per tutti i suoi errori”.

È SUCCESSO OGGI...