Iniziera’ il prossimo 23 marzo il terzo processo d’appello per i cinque medici dell’ospedale romano ‘Pertini’ imputati nella vicenda della morte di Stefano Cucchi, il giovane geometra romano arrestato nell’ottobre 2009 per droga e morto una settimana dopo in ospedale. Ad occuparsi del nuovo processo sara’ la seconda sezione della Corte d’assise d’appello capitolina, presieduta da Tommaso Picazio. Tortuosa la vicenda processuale che ha riguardato i dottori Aldo Fierro (primario del Pertini), Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo. Inizialmente portati a processo per l’accusa di abbandono d’incapace, furono condannati in primo grado nel giugno 2013 per omicidio colposo. Fu la prima Corte d’assise d’appello nell’ottobre 2014 a ribaltare poi la sentenza, mandandoli assolti. La Cassazione intervenne una prima volta nel dicembre 2015, rimandando indietro il processo a nuovi giudici. E la terza Corte d’assise d’appello nel luglio 2016 confermo’ quell’assoluzione. S’instauro’ un nuovo intervento della Cassazione, i cui giudici nell’aprile dello scorso anno rinviarono nuovamente ad altri giudici il carteggio processuale. Adesso, la fissazione di un nuovo giudizio d’appello che, per il reato contestato, ha gia’ maturato la prescrizione. Intanto per la stessa vicenda e’ in corso un altro dibattimento davanti alla prima Corte d’assise romana. Si tratta del processo che vede sul banco degli imputati 5 carabinieri, a vario titolo e a seconda delle posizioni, accusati di omicidio preterintenzionale, calunnia e falso.