“Oggi siamo stati al Ministero dell’Istruzione, per un un flash-mob contro i test Invalsi e la valutazione del merito: da oggi inizia il boicottaggio fino al 19 al Maggio per costruire una nuova didattica”. Lo comunica l’Uds in una nota. “Oggi, dopo il blitz notturno al Pincio, arrivano le prime notizie dei boicottaggi da Nord a Sud del Paese. Abbiamo deciso di fare un flash-mob sotto il Ministero dell’Istruzione per ribadire le ragioni che ci spingono a non compilare le prove Invalsi che si svolgeranno dal 7 Maggio al 19 Maggio – dichiara Francesca Picci, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti – non basterà lo stratagemma del Miur di spalmare su due settimane i Test e di digitalizzarli per fermare la protesta! Non accettiamo le logiche di premialità e di competizione che i test scatenano tra le scuole: ripudiamo il sapere nozionistico ed il modello escludente di valutazione che vogliono imporci. Chiediamo, in prima istanza, che venga rimessa in discussione la loro obbligatorietà a partire dal 2019 per accedere all’Esame di Stato, i test non hanno alcuna validità scientifica e non servono a migliorare le scuole ma solo a classificarle tra migliori e peggiori, mirando così ad un modello di didattica dell’eccellenza che punta ad espellere e creare ulteriori disuguaglianze, svilendo lo spirito critico: l’unica soluzione è la loro abolizione”. “Oggi da Roma a Bari, da Napoli a Ferrara passando per Campobasso è solo il primo giorno di protesta: fino al 19 Maggio saremo in tutte le scuole del Paese per boicottare i Test con scioperi bianchi, assemblee straordinarie, flash mob, giornate per un’altra didattica” – conclude l’Unione degli Studenti – “Vogliamo una scuola differente che a partire dall’abolizione della Buona Scuola ed il ritiro delle sue deleghe, preveda una riforma del sistema didattico ed un ripensamento totale della valutazione affinchè non sia nè punitiva nè meritocratica, senza nessuno che possa dirci Se Sbagli Sei Fuori”