Raid dei Casamonica nel bar della Romanina: quattro arresti

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carabinieri

Sono stati arrestati nelle scorse ore dagli uomini della Squadra Mobile, del Commissariato Romanina e dello SCO, Antonio Casamonica ed Enrico Di Silvio. Alfredo e Vincenzo di Silvio si sono invece consegnati spontaneamente alle forze di Polizia. I quattro, a vario titolo, sono tutti accusati di aver preso parte al pestaggio della donna disabile e del titolare del Roxy Bar di via Salvatore Barzilai alla Romanina, l’1 aprile scorso.

“Dalle Forze dell’Ordine una risposta ferma al raid nel bar alla Romanina, con l’arresto dei responsabili. Una vittoria dello Stato, una vittoria per le persone perbene”. Lo scrive su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti commentando l’arresto di questa mattina dei presunti responsabili del raid in un bar di Roma.

“Un ringraziamento alle Forze dell’ordine per l’ottimo lavoro svolto. La notizia dell’arresto dei responsabili dell’aggressione avvenuta al bar della Romanina la domenica di Pasqua e’ la migliore risposta a chi pensa di poter spadroneggiare, con atteggiamenti violenti e mafiosi, e restare impunito. E anche a tutti i cittadini, perche’ sappiano che lo Stato c’e’ e non li abbandona”. Lo afferma, in una nota, il senatore del Pd, Bruno Astorre.

“Liberiamo Roma dalla criminalita’. Scene come quelle che abbiamo visto al Roxy Bar di via Barzilai non devono mai piu’ ripetersi. La Capitale d’Italia deve dire no a questo orrore e a questa vergogna”. È quanto afferma Stefano Pedica del Pd, che esprime soddisfazione per l’arresto di quattro esponenti del clan Casamonica responsabili del pestaggio di una donna disabile e del titolare del bar alla Romanina. “Roma non puo’ arrendersi alla criminalita’ e alla violenza- sottolinea Pedica- Serve una grande manifestazione di solidarieta’ per dire no alla criminalita’ e all’illegalita’. Quando qualcuno ha il coraggio di denunciare, l’intera citta’ e tutte le istituzioni devono stare al suo fianco. La Capitale non deve piegarsi ai clan ma deve affrontarli a viso aperto”.

“E’ inconcepibile che in alcune zone di questa citta’ possano accadere fatti come quelli accaduti nel bar Roxi di via Salvatore Barzilai, alla Romanina. E’ inconcepibile che qualcuno si possa sentire e comportare da padrone, picchiando e distruggendo un locale al grido di ‘qui comandiamo noi… ora questo bar lo devi chiudere altrimenti sei morto’, nella indifferenza di un territorio offeso dalla criminalita’”. È quanto afferma in una nota Luigi Ciatti, presidente di Ambulatorio Antiusura Onlus, l’organizzazione non governativa con sede presso la Confcommercio di Roma e iscritta alla FAI (Federazione Antiracket Italiana) che fin dal 1997 ha assistito migliaia fra cittadini, attivita’ commerciali, esercenti e operatori economici finiti nella morsa del sovrindebitamento e dell’usura, fornendo loro assistenza e garantendo l’accesso ai fondi di prevenzione del ministero dell’Economia e della Regione Lazio. “Abbiamo voluto stringere la mano ed esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarieta’ a chi ha saputo ribellarsi e dire no alla prepotenza ed alla sopraffazione- continua Ciatti- Insieme a Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio Legalita’ e Sicurezza della regione Lazio abbiamo offerto la nostra piena disponibilita’ a valutare la possibilita’ di accedere a Fondi di aiuto previsti dalla normativa regionale per ripristinare i danni subiti e continuare nell’attivita’ economica con piu’ vigore ed energia di prima. L’Ambulatorio Antiusura sara’ al loro fianco perche’ chi trova il coraggio di denunciare non deve mai essere lasciato solo: denunciare l’unico modo per sottrarsi alla morsa di mafie e criminalita’ organizzate”.

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