Ancora una volta si sono vissuti momenti di grande tensione all’interno della Casa Circondariale Rebibbia di Roma, dove ieri pomeriggio si sono verificati tra detenuti poi sfociati in aggressione ad alcuni poliziotti penitenziari. “Sono stati momenti durante i quali la situazione e’ stata davvero pericolosa”, denuncia il Segretario Nazionale del Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE Maurizio Somma. “La prima situazione critica si e’ verificata quando alcuni detenuti hanno preso di mira un altro ristretto, durante l’ora d’aria. La tensione era palpabile: forse il pretesto del furioso litigio tra i detenuti a Rebibbia e’ stato tra i piu’ futili, ossia l’incapacita’ di convivere – seppur tra le sbarre – con persone diverse. O forse le ragioni sono da ricercare in screzi di vita penitenziaria o in sgarbi avvenuti fuori dal carcere. Fatto sta che si e’ scatenato una violento e pericoloso litigio che ha coinvolto ancora una volta i poliziotti penitenziari, i quali, per successivamente fronteggiare la follia del detenuto che stava spaccando gli arredi nella cella, sono intervenuti con tempestivita’ e spirito di abnegazione, anche se due poliziotti sono rimasti feriti e poi portati all’ospedale”.