Tor Bella Monaca, rimosso il murale del figlio del boss Moccia

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Oltre al murale dedicato a Serafino Cordaro, nella notte a Roma è stato rimosso anche quello in memoria di Antonio Moccia che da anni campeggiava sul muraglione di via Amico Aspertini.

Antonio Moccia era figlio di Vincenzo, uno dei capi della colonna romana del clan camorristico originario di Afragola. Il graffito riportava la frase ‘Tony vive’ e compari’ a seguito della morte del 20enne, che rimase coinvolto in un incidente stradale in via dell’Archeologia nel settembre del 2012.

L’episodio è noto alle cronache sia perchè a seguito della morte del giovane diversi famigliari ‘assaltarono’ il Policlinico di Tor Vergata per vedere il corpo del ragazzo, ma soprattutto perchè la famiglia chiese le autorizzazioni per un corteo funebre solenne con tanto di carrozza e cavalli.

L’allora questore di Roma, Fulvio Della Rocca, vietò però il funerale per motivi di ordine pubblico e sicurezza legati anche al fatto che il percorso dalla camera mortuaria del Ptv fino alla chiesa del Redentore, nel quartiere di Tor Bella Monaca, avrebbe obbligato le autorità a bloccare il traffico.

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