Il personale del V gruppo Prenestino ha individuato nella tarda serata di domenica il pirata della strada che aveva causato un incidente in via Prenestina nelle ore precedenti: una mamma e due figlie piccole, ricoverate in codice rosso ed una in prognosi riservata. Gli agenti hanno rintracciato l’uomo, un italiano di 32 anni, che subito dopo l’incidente ha abbandonato l’auto, una Fiat Panda, sul posto ed è fuggito, provando a far perdere le sue tracce.
Contattato immediatamente il proprietario del veicolo, un uomo di 54 anni residente fuori Roma, ha potuto fornire solo alcuni elementi utili al ritrovamento del conducente del veicolo, il figlio di 32 anni. Nessun testimone sul luogo del fatto. Solo grazie ad un’accurata ispezione del mezzo, hanno trovato un indizio, dal quale sono risaliti ad un indirizzo in zona Tuscolana.
Una pattuglia, recatisi prontamente nella località, in un primo momento ha trovato all’interno dell’appartamento un coinquilino della persona ricercata, che dichiarava di essere estraneo alla vicenda. Solo dopo un paio d’ore di appostamento, gli agenti hanno individuato e bloccato l’uomo: dovrà rispondere di fuga ed omissione di soccorso oltrechè di lesioni gravissime, secondo quanto stabilito dall’art 590 bis del Codice Penale.
I fatti risalgono a sabato pomeriggio, intorno alle 16, quando in via Prenestina all’altezza di via Tor de Schiavi tre persone a bordo di una Kia Stonic sono rimaste ferite nello scontro con la Fiat. La mamma, una donna peruviana di 32 anni, con le sue due figlie di 4 e 6 anni, sono state tutte ricoverate in codice rosso. La bambina di 6 anni si trova in prognosi riservata.
Il Comando del Corpo ringrazia gli agenti per il lavoro svolto con la massima professionalità, che ha permesso di individuare i responsabili di tali crimini, e rivolge un appello alla cittadinanza :”Adottare sempre una condotta responsabile e, in caso di incidente, fermarsi, allertando immediatamente i soccorsi, in presenza di feriti. La tempestività in queste situazioni rappresenta un’opportunità in più per salvare una vita. Resta di primaria importanza la partecipazione dei cittadini nel segnalare gli episodi, fornendo indicazioni che possono rivelarsi utili nelle procedure investigative portate avanti dagli agenti per individuare ed identificare gli autori di simili reati”.
Il Comando si unisce al dolore delle famiglie colpite da questi drammi ed esprime loro la massima vicinanza, continuando, nel contempo, nel proprio impegno finalizzato alla prevenzione e repressione di quelle condotte che, oltrechè illecite, mettono a rischio la vita dei cittadini.