Nonostante i controlli costanti delle forze dell’ordine e il presidio dei vigili per via dell’Opera, l’area limitrofa a Caracalla rimane “pericolosa” e zona franca di sbandati.
Siamo in pieno centro e il traffico è senza sosta. A quanto pare però, questi non sembrano essere dei buoni deterrenti per i malviventi e i soggetti violenti.
Secondo quanto riporta ilmessaggero.it, infatti, una giovane donna di 38 anni sarebbe stata aggredita brutalmente mentre faceva jogging.
Afferrata per i fianchi, molto probabilmente, la 38enne è stata salvata solo grazie all’aiuto di un ragazzo che stava anche lui correndo in quella zona.
Il violentatore si è dato così alla fuga. La violenza sarebbe avvenuta durante il giorno di San Pietro e Paolo.
Solo qualche settimana fa l’ennesimo caso di molestie a Roma: una donna di circa trent’anni si è rivolta alla Polizia di Stato del Reparto Stazione Roma Termini raccontando che poco prima, mentre scendeva le scale mobili che dalla stazione Termini portano alla Metropolitana, un uomo, sopraggiunto alle sue spalle, le aveva infilato la mano sotto la gonna, toccandole con forza nelle parti intime, fuggendo subito dopo.
Immediatamente sono state diramate le ricerche all’interno della stazione e lungo le zone esterne, effettuate dal personale del Reparto e della Squadra di polizia giudiziaria compartimentale, coordinate dal Centro Operativo Compartimentale, conclusesi circa un’ora dopo con l’individuazione di un uomo che stava dormendo a terra in Piazza dei Cinquecento, nei pressi della scalinata che dall’esterno porta all’area commerciale della stazione, la cui fisionomia e abbigliamento erano perfettamente coincidenti alla dettagliata descrizione data dalla vittima.
Accompagnato presso gli uffici della Polizia Ferroviaria, l’uomo, un cittadino tunisino di ventisette anni, pregiudicato e in Italia senza fissa dimora, è stato riconosciuto senza ombra di dubbio dalla parte offesa e per lui è subito scattato il fermo di polizia giudiziaria.
L’uomo è stato quindi associato alla casa circondariale Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.