RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Ai dipendenti di Lazio Ambiente Spa che reclamano il loro DIRITTO alla retribuzione è concesso ben poco per protestare se non gridare ovunque e a chiunque che non è più possibile andare avanti con acconti sugli stipendi da oltre un anno cercando di capire se alla fine ci sarà un futuro dietro le chiacchiere, gli annunci e lo scarica barile delle responsabilità.
Grazie….lo dice chi riceve un favore e mai chi viene umiliato e non riesce a portare il pane a tavola per i propri figli!
Quando la politica regionale e comunale getterà basi solide per il futuro dei lavoratori, quando vedremo che ha ancora senso avere fiducia in chi ci amministra, quando vedremo che il modello alternativo c’è e funziona meglio di quanto fatto sino ad ora, sarà lì che diremo grazie.
Fino ad allora, visto il calvario affrontato dai lavoratori, per colpe non loro, l’istinto di sopravvivenza ci consiglia di essere diffidenti e cauti.
Di chiacchiere ne abbiamo sentite troppe.
Di abusi ed umiliazioni ne abbiamo subiti troppi.
Quando ci accorgeremo che le condizioni basilari per un rapporto di fiducia vengono rispettate, e il pagamento degli stipendi è una di quelle, eccoci, saremo pronti a parlare, capire e a non far mancare, come sempre abbiamo fatto, il nostro contributo.
Ci sono, da più di una settimana, le condizioni per cui i comuni possono pagare quanto dovuto così come già ribadito in precedenza e per cui non temiamo e soffriamo degli insulti e prese in giro da parte di nessuno.
Il pagamento degli stipendi non è la soluzione al problema di Lazio Ambiente, solo chi vuole nascondere la testa sotto la sabbia potrebbe sostenere questa tesi. E noi la testa e la faccia non la abbassiamo mai, di fronte a niente e nessuno, potete starne certi!
Le amministrazioni che volutamente lasciano i dipendenti senza stipendio nel periodo estivo, così come è stato per Natale e Pasqua, devono vergognarsi.
Chi ha promesso e non effettuato i pagamenti delle rate scadute è un “furbetto” che continua ad approfittare in modo indegno del lavoro di dipendenti esausti e logorati da questa situazione.
Noi ribadiamo a Comuni e Regione che ben vengano gestione pubblica ed alternative tecnologiche….purché non rimangano proclami e si dia seguito alla tutela di tutti i lavoratori così come detto dal presidente Zingaretti in più circostanze.
Per il resto, crediamo fermamente, che sarà la magistratura a dover verificare chi ha avuto ruoli di responsabilità in questo disastro e determinare chi dovrà pagare.
I delegati sindacali dei termovalorizzatori di Lazio Ambiente Spa di Filctem Cgil – Uil Uiltec – Ugl Energia e le RSU del comparto servizi ambientali di Lazio Ambiente Spa