“E’ inaccettabile cancellare l’unica classe prima dell’Istituto Agrario di San Vito Romano, in zona montana per giunta, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni. Non si spiega l’atteggiamento della dirigente scolastica e dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio sulla della sezione distaccata dell’istituto Agrario Sereni dove, a fronte di soli 14 iscritti alla classe prima, ben 7 mamme avevano deciso di iscriversi per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico: dopo aver respinto a fine luglio le iscrizioni delle mamme, con motivazioni molto formali ma poco rispondenti alla realtà in cui ci troviamo, oggi arriva addirittura la comunicazione che la classe non si forma e i 14 ragazzi iscritti, tra cui un portatore di handicap, dovranno trovarsi un’altra sistemazione”.
Lo dichiara la consigliera regionale PD, Eleonora Mattia, presidente della IX Commissione regionale Lavoro, formazione, diritto allo studio, che sottolinea: “Mi preme sottolineare che ci troviamo a San Vito, un paese ubicato a quasi 700 metri di altitudine, a confine tra la Valle del Sacco e la Valle dell’Aniene, unico punto di riferimento per tanti piccoli comuni di un’area a rischio spopolamento che vive disagi nei collegamenti e non ha altre scuole superiori nel raggio di molti chilometri. Non si può negare il diritto allo studio nel nome di una burocrazia esasperata. Insieme all’assessorato, stiamo lavorando alla ricerca di una soluzione presso l’Ufficio scolastico regionale per salvare oggi questi ragazzi ed avviare un percorso virtuoso affinché, dal prossimo anno, la scuola di San Vito Romano sia adeguatamente sostenuta e promossa e riprenda quell’affluenza di studenti che l’hanno sempre distinta”.