Stamane alcuni giornali riportavano la notizia che il costruttore e immobiliarista Scarpellini avrebbe fatto il nome dell’ex assessore alla cultura della giunta Alemanno, dimessosi dall’incarico nel novembre del 2010, secondo il quale, insieme ad altri politici, avrebbe ottenuto un locale concesso a titolo gratuito.
Con un comunicato stampa Umberto Croppi ribatte: “Ho visto Scarpellini un paio di volte in vita mia e certamente non ho intrattenuto con lui nessun tipo di relazione che potesse anche lontanamente essere interpretata come uno scambio di favori”. E quindi non può venir annoverato tra i “politici” visto che da anni non ricopre alcun ruolo nella politica e nella pubblica amministrazione.
“No so di cosa stia parlando e non capisco perché abbia tirato in ballo il mio” aggiunge perché gli unici contatti con il costruttore si limitarono all’ipotesi di cessione in gestione al comune del complesso delle ex Officine Marconi, per svolgervi attività culturali.
“Fui io – prosegue- a a bloccare la pratica proprio perché temevo che questo potesse essere utilizzato come elemento di pressione per lo sblocco dell’edificazione di 40.000 metri cubi concessagli dal piano regolatore, nella cosiddetta “centralità” della Romanina”.
Intervento edilizio sempre contrastato dallo stesso Croppi , anche attraverso la raccolta di firme per il referendum, insieme a Verdi e Radicali, per la moratoria di tutte edificazioni in nuove aree.
“Posso solo immaginare -conclude- che si tratti di un errore, una millanteria o una vendetta relativamente proprio a queste mie posizioni.
Spero che mi venga data la possibilità di capire di cosa si sta parlando e chiarire ogni eventuale equivoco sull’argomento”.
