Parte la rimozione dei relitti sul Tevere

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Sono iniziate stamattina le operazioni di recupero di tre porzioni di barriera semi-sommersa nel fiume Tevere, presso la banchina sinistra a valle del Ponte di Principe Amedeo Savoia su Lungotevere dei Sangallo. L’intervento scaturisce da un accordo di collaborazione tra Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino, Regione Lazio (Direzione regionale Lavori Pubblici, Stazione Unica Appalti, Difesa del Suolo e Risorse Idriche), Comune di Fiumicino, Roma Capitale, Autorita’ del sistema portuale del Mar Tirreno centro-settentrionale. “Una capacita’, quella di dialogo interistituzionale tra Amministrazioni, che messa a sistema, produce ottimi risultati per il territorio e la comunita’”, si legge in una nota della Regione.

“L’accordo prevede il recupero di relitti, navali e non, presenti lungo il fiume Tevere al fine di incrementare proprio la sicurezza della navigazione, il decoro delle sue sponde, il corretto regime idraulico, la tutela dell’ambiente, nonche’ la valorizzazione generale del corso d’acqua e delle sue adiacenze – continua la nota -. I relitti sono stati censiti, ubicati e numerati dalla Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino per un totale di 22 unita’ individuate in evidente stato di fatiscenza e abbandono. Nell’ambito di questo accordo, e’ stato censito il relitto 19 costituito da 3 porzioni di barriera semi-sommersa. I lavori eseguiti da una ditta individuata dalla Regione Lazio e coordinati dalla Guardia Costiera di Roma-Fiumicino, prevedono la rimozione dei relitti tramite un escavatore e una gru. Una volta messi a terra, i relitti stessi, saranno caricati e portati alle discariche di competenza per tipologia di materiale”.

I relitti saranno rimossi per conto della Regione Lazio. L’Ente regionale ha stanziato nel Bilancio 2017 e 2018 fondi finalizzati all’avvio di operazioni di questo tipo, nel quadro dell’appalto per il servizio di “Manutenzione ordinaria e Straordinaria del fiume Tevere”. La Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino ha emesso un’ordinanza per interdire la navigazione durante i lavori e ogni altra attivita’ che possa interferire con l’intervento. Saranno posizionate delle barriere galleggianti (panne antinquinamento) per evitare la dispersione di sostanze presenti all’interno del relitto. A garanzia della tutela dell’ambiente, e’ prevista anche la presenza di un nucleo di sommozzatori specializzati della Guardia Costiera che vigilera’ durante l’esecuzione della rimozione dei relitti. Attualmente e’ inoltre in corso l’aggiudicazione dell’appalto per il recupero di 5 relitti nel Comune di Fiumicino per un importo di circa 170mila euro.

“La prima concreta risposta alla criticita’ dei relitti era gia’ arrivata comunque con il recupero da parte della Capitaneria di Porto Roma-Fiumicino lo scorso 4 settembre di una nave da diporto della lunghezza di oltre 30 metri, semi sommersa nel tratto fluviale compreso tra Ponte 2 giugno e Ponte dell’Aeroporto nel Comune di Fiumicino. Hanno partecipato l’assessore regionale ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilita’, Mauro Alessandri e il comandante della Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino, Capitano di Vascello Filippo Marini”, conclude la Regione Lazio.

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