Fisco, la finanza sequestra beni per 10 milioni a imprenditore romano

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Il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza ha eseguito una sentenza di confisca definitiva, emessa dalla Corte di appello di Roma, di beni per circa 10 milioni di euro dell’imprenditore romano Alessandro Febbraretti e della Gruppo Edom Spa, societa’ distributrice di prodotti per l’elettronica “Trony”. Il provvedimento nasce dalle indagini svolte dal Nucleo alla fine del 2013, quando fu eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Febbraretti, amministratore delle societa’ appartenenti al Gruppo Edom. Gli accertamenti nei confronti del Gruppo Edom e delle societa’ controllate (tutte attive nel settore della grande distribuzione di elettrodomestici), condotti sul versante fiscale dall’Agenzia delle entrate, fecero emergere un vorticoso giro di fatture false tra le imprese coinvolte. Nello specifico, l’attivita’ di indagine – svolta sotto il coordinamento della procura della di Roma – porto’ a dimostrare “l’utilizzo sistematico di fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo di circa 60 milioni di euro, emesse dalla Spa Gruppo Edom nei confronti delle controllate, che poi le utilizzavano nelle dichiarazioni annuali per la creazione di fittizi crediti Iva, per abbattere il debito di imposta verso l’erario e per effettuare indebite compensazioni”. L’elenco dei beni confiscati comprende uno store di oltre 1.000 metri quadrati, in zona Appia, dove sorgeva uno dei principali punti vendita “Trony”, del valore di circa 9 milioni di euro; due appartamenti di pregio, uno in pieno centro (Campo Marzio) e l’altro in zona Tuscolana; un autoveicolo (Mini Cooper) e un motociclo (Harley Davidson). Per tale vicenda giudiziaria Febbraretti e’ gia’ stato condannato in via definitiva.

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