Roulette: il calcolo può battere la fortuna?

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La roulette è senza ombra di dubbio uno dei giochi d’azzardo più amati di sempre, in Italia e nel mondo, che affascina da sempre persone di ogni estrazione sociale. C’è chi assiste alla rotazione della roulette affidandosi alla Dea bendata e c’è chi cerca di studiare tutto nei minimi dettagli, conscio che la tecnica, unita al calcolo delle probabilità, possa battere la fortuna. Ma da che parte pende la bilancia? Si ha più possibilità di vincere affidandosi completamente al caso o analizzando di volta in volta la situazione? In questo articolo cercheremo di dare delle risposte adeguate a queste domande molto comuni.

Roulette: è davvero tutta fortuna?

La roulette è nata con l’etichetta di “gioco del diavolo”: un modo per sostenere che vincere a questo gioco significava aver stretto un patto con il demonio, dunque avere dalla propria i favori del mondo ultraterreno. Oggi, com’è ovvio che sia, questa spiegazione è stata messa da parte, ma in tanti credono ancora che la roulette sia un gioco prettamente casuale. Si tratta di un pensiero lecito, se si considera che in fondo nessuno è in grado di controllare fisicamente le rotazioni della ruota e i movimenti della pallina, e che di conseguenza non è possibile prevedere dove questa andrà a collocarsi precisamente. La roulette viene però definita dagli esperti come un gioco d’azzardo “semi casuale”, quindi quello che si è detto finora è vero solo a metà: se da un lato il caso ha il ruolo che ha più peso nell’esito della sessione, dall’altro esistono delle tecniche che consentono di aumentare le probabilità di vincita e alcuni articoli spiegano qual è la migliore strategia per vincere alla roulette, sottolineando l’importanza delle puntate esterne per ottenere un rendimento regolare.

Istinto VS calcolo 

Esistono molti modi per scommettere alla roulette e tentare la fortuna: si può ad esempio puntare su alcuni numeri specifici, scegliere un colore, scommettere sui numeri dispari o pari. Le migliori tecniche per rincorrere il successo si basano proprio su un mix ragionato di tutte queste possibilità, dunque su una scelta dettata non esclusivamente dall’istinto e dal caso, ma anche dalla logica e dal calcolo matematico. Ancora una volta, nel gioco d’azzardo uno degli strumenti che si rivela più utile è il calcolo probabilistico e la scelta di numeri interni sui quali puntare che possano dare maggiori chances di vittoria. Il tutto optando sempre per una diversificazione delle puntate, magari scommettendo su un numero maggiore di numeri e dividendo equamente la puntata fra questi.

Le risposte della scienza

Un giocatore che ama la roulette e, di conseguenza, il brivido che questo tipo di divertimento dà, non dovrebbe mai perdere di vista un concetto: si parla sempre di un gioco “semi casuale”, dunque con una forte componente legata alla fortuna o alla sfortuna. Chi sostiene che sia possibile prevedere il moto della pallina sbaglia di grosso: in passato ci si è interrogati su questa possibilità e sono stati intrapresi diversi esperimenti basati sulle leggi fisiche del moto e sulle condizioni della biglia; si sono anche analizzate forze come l’attrito e la resistenza opposta dall’aria, cercando di arrivare a una conclusione esaustiva. I risultati sono stati però molto incerti e non sono riusciti quindi a dare un esito scientificamente attendibile: di conseguenza, non è stato possibile arrivare alla definizione di un’equazione vincente per sbancare le roulette, anche se gli esperti nel corso degli anni sono riusciti a formulare delle strategie (come la D’Alembert e la Martingale) che si sono rivelate utili per ottimizzare le giocate.

Giustificare la sfortuna con le truffe

Il giocatore d’azzardo medio è un individuo fortemente legato al concetto di fortuna, spesso autore di veri e propri riti propiziatori al tavolo verde. Quando le sconfitte iniziano a diventare numerose, però, tende a giustificarle vedendoci del “marcio”, pensando di essere vittima di una truffa. Nel gioco della roulette, infatti, non è raro che il croupier venga visto come portafortuna o, al contrario, un truffatore che grazie a chissà quali tecniche segrete riesce a orientare il moto della pallina in una certa direzione predefinita. In passato ci sono stati casi di truffe basate su roulette truccate, ma si tratta di un’epoca ormai passata e giustificare le proprie sconfitte dando la colpa al croupier non è un modo saggio di giocare, perché questa figura oggi non ha alcun mezzo per poter incidere fisicamente sulle partite.

I giochi d’azzardo attraggono persone di qualsiasi estrazione sociale e, in base a quanto visto oggi, sono emerse due verità: da un lato esistono dei modi e delle tecniche per aumentare le chance di vittoria, dall’altro bisogna ricordare che la roulette è un gioco comunque legato al caso. Chi si avvicina a questa forma di divertimento, quindi, dovrebbe sempre tenere a mente entrambi gli aspetti.

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