Il piccolo Alessandro Maria Montresor e’ arrivato in Italia e, secondo quanto si apprende, sta giungendo all’Ospedale Bambino Gesu’ di Roma da Londra. Alex, che ha 18 mesi ed una grave patologia genetica, era ricoverato al Great Ormond Street Hospital di Londra. Fino ad oggi, non ha avuto successo la ricerca di un donatore totalmente compatibile con il bimbo. Al Bambino Gesu’ verra’ sottoposto ad una tecnica di trapianto innovativa: il trapianto di midollo da genitore con una metodica di manipolazione delle cellule staminali.
La storia di Alex – che risiede a Londra con i genitori italiani – ha suscitato nei mesi scorsi una gara di solidarieta’ partita dalla Rete, dove i genitori del bambino avevano lanciato un appello per trovare un donatore compatibile per il trapianto. In poche settimane la Rete si e’ mobilitata e centinaia di persone, dal Nord al Sud dell’Italia, si sono sottoposte a un prelievo di sangue per testare la propria compatibilita’, inscrivendosi al contempo nel registro italiano dei donatori di midollo osseo. In realta’ la ricerca di un donatore compatibile per Alex e’ gia’ inserita nella piu’ ampia rete nei registri internazionali, che contano un totale di circa 30 milioni di iscritti. Ad oggi, pero’, non e’ stato trovato un donatore compatibile. E’ fallita infatti nelle scorse settimane anche la disponibilita’ di un donatore italiano il cui grado di compatibilita’ e’ stato giudicato insufficiente dall’ospedale britannico. Nei giorni scorsi era stato individuato un altro donatore non italiano compatibile che avrebbe pero’ procrastinato la disponibilita’ al trapianto nei prossimi mesi. Ma la situazione di Alex non permette tempi lunghi: il bambino e’ infatti sottoposto a una terapia con un farmaco sperimentale e, anche se la sua vita non e’ minacciata in tempi brevissimi, l’efficacia del farmaco tende a diminuire nel tempo. Da qui la necessita’ di arrivare al piu’ presto possibile al trapianto. Per questo i genitori hanno deciso di accettare la disponibilita’, gia’ dichiarata nei mesi scorsi dall’ospedale della Santa Sede, a trattare il bambino. Al Bambino Gesu’ Alex verra’ sottoposto a una tecnica di trapianto innovativa per la quale l’ospedale romano e’ tra i primi al mondo: con tale metodica sono stati gia’ trapiantati 150 bimbi, di cui 50 con immunodeficienza primitiva e 6 con la stessa malattia di Alessandro, la linfoistiocitosi emofagocitica. La percentuale di guarigione definitiva nei bambini con immunodeficienza primitiva e’ dell’85%