Monti, rubate “pietre d’inciampo” dedicate alle vittime della Shoah: indagano i carabinieri

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Rione Monti, sosta selvaggia nel quartiere

Sulla sottrazione delle 20 pietre d’inciampo, installate in via Madonna dei Monti 82, indagano i carabinieri. Sono in corso i rilievi dei militari. Le pietre della memoria sono state divelte dal selciato e rubate questa notte in via Madonna dei Monti, 82, nel rione Monti, a Roma. Le “targhe”, della dimensione di un sampietrino (10×10), erano poste davanti ai portoni per ricordare le vittime della Shoah deportate da quei palazzi. Quelle rubate a Monti erano state installate il 9 gennaio 2012, ed erano state dedicate tutte alle famiglie ebree Di Castro e Di Consiglio, vittime del nazi-fascismo. La più piccola, Giuliana Colomba Di Castro, aveva solo 3 anni. Le pietre d’inciampo erano state finanziate dalla Comunità ebraica di Roma, ed erano state commissionate da una testimone, Giulia Spizzichino, sopravvissuta alla Shoah e scomparsa nel 2016. La famiglia fu tra le più colpite a Roma, non solo nella razzia al Ghetto del 16 ottobre del ’43, ma anche nella retata del 21 marzo 1944: più di 20 persone vennero deportate ad Auschwitz o trucidate nelle Fosse Ardeatine.

La procura di Roma ha aperto un fascicolo per furto, aggravato dall’odio razziale, delle venti pietre d’inciampo sottratte durante la notte nel rione Monti, a Roma. Si tratta di sampietrini dorati che ricordano il nome di alcune persone di religione ebraica deportate durante la Shoah. Il fascicolo e’ stato affidato al procuratore aggiunto Francesco Caporale nelle prossime ore attende un’informativa da parte dei Carabinieri.

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