È giunto il momento della resa dei conti nella maggioranza di governo al Comune di Palestrina. È un vero e proprio ultimatum quello lanciato dal Partito Democratico e Palestrina Popolare nelle ultime ore al sindaco Adolfo De Angelis dopo il provvedimento dello scorso 5 novembre che ha portato all’espulsione dell’assessore e vicesindaco Manuel Magliocchetti. Una decisione “unilaterale”, per le principale forze alla guida della città, presa “senza consultare le altre forze di governo” e ancorata su posizioni autoritarie che finora non hanno trovato alcuna giustificazione né in Consiglio né in altra sede. Un “capriccio”, per alcuni, che rischia di mandare in frantumi la vecchia alleanza costituita da Partito Democratico. Palestrina Popolare, Unione di Centro Palestrina, Palestrina Viva, NCD, Partito Socialista Italiano e Italia dei Valori, che ha portato all’elezione di De Angelis nelle ultime elezioni amministrative del 2014.
In un documento condiviso da tutti i consiglieri rappresentanti, Palestrina Popolare chiede al sindaco De Angelis quale sia «la nuova maggioranza che lui individua per amministrare e governare la città fino alle prossime elezioni, anche considerando che ci siamo visti, con nostra grande meraviglia, nominare nuovi assessori e una nuova giunta sfruttando naturalmente anche i voti raccolti da un movimento appunto palestrina popolare che allo stato dei fatti in quest’organo oggi non si vede rappresentato».
È il vuoto amministrativo di questi mesi a preoccupare Dem e PP. Oggi il Consiglio è spaccato e di fatto non esiste alcuna maggioranza per il prosieguo dei prossimi 5 mesi di governo. Un nodo irrisolto che sembra non preoccupare per niente il primo cittadino che per ora tira dritto per la sua strada, nominando consigliera del Pd Micol Urtesi e assessore esterno Maurizio Sabatini.
Scelte anche queste, per il Pd, “poco trasparenti e partecipate” a cui ora De Angelis è chiamato a una spiegazione “in rispetto – si legge in una nota il Pd di Palestrina – dei cittadini e degli elettori”.
Con un documento votato a maggioranza lo scorso 10 dicembre il Partito Democratico chiede dunque al sindaco “l’ azzeramento della giunta con l’obbiettivo di riaprire il dialogo con le forze del Centro Sinistra per ripristinare le condizioni politiche per amministrare Palestrina per il proseguo della legislatura e dare nuovo vigore alla proposta politica programmatica per affrontare le prossime elezioni amministrative con forza e unità tra quelle forze che nel 2014 permisero di sconfiggere il centro Destra di Palestrina”. Un punto fermo da cui far partire il dialogo in vista delle prossime elezioni amministrative del 2019 “per l’individuazione del candidato a sindaco – continua il documento – che dovrà comunque passare attraverso le primarie di coalizione”.