Perdite idriche, a Grottaferrata tutti contro Acea

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comune di grottaferrata
“Le gravi perdite idriche che quotidianamente il Comune segnala ad Acea su tutto il territorio rappresentano un problema serio quanto inascoltato. Basti pensare che nel 2018 le segnalazioni da parte degli uffici comunali e della Polizia Locale sono state 150 alle quali sono spesso seguiti gli incontri con Acea per la risoluzione dei disservizi che tuttavia non hanno portato a nessun miglioramento”.

Così in una nota il sindaco di Grottaferrata Luciano Andreotti che interviene sulla questione delle numerose perdite idriche e guasti segnalati, sinora senza esito negli ultimi mesi.
In particolar modo si fa riferimento alla copiosa perdita di via Anagnina 102 (altezza incrocio vicolo della Cipriana) il cui ultimo sollecito è stato inviato ad Acea nella giornata di lunedì 14 gennaio 2018 e sono in corso i lavori di sistemazione, via Petochi dove i cittadini segnalano da giorni guasto con perdita,  viale I Maggio dove le riparazioni non sono state efficaci, fino al danno di più grave entità negli ultimi mesi, legato allo straripamento della rete fognaria con conseguente rottura del manto stradale in via Campi d’Annibale, segnalazione urgente e ricorrente addirittura dal 1 Novembre 2018 nella quale prima la Polizia locale, quindi successivamente l’ufficio tecnico comunale annotavano l’urgenza dovuta al maltempo e all’alta densità di traffico della strada che tuttavia da allora è rimasta, purtroppo, transennata.
L’ente competente per la gestione e il rifacimento del tratto stradale nello specifico è la Città Metropolitana. Il Comune ha provveduto a inviare la segnalazione della situazione tuttora sussistente anche alla Procura della Repubblica di Velletri.
“Sono solidale con i cittadini e posso garantire che gli uffici comunali e la Polizia locale fanno tutto quanto nelle loro possibilità per ridurre al minimo i tempi di intervento e i rischi che, specie in inverno, conseguono a danni di questo tipo” riprende il sindaco.  “Quello che dirò chiaramente ai nuovi vertici Acea nominati proprio in questi giorni e ai quali ho chiesto un primo colloquio urgente a breve, sarà che da oggi, qualora la loro latitanza si protraesse ulteriormente, il Comune di Grottaferrata intraprenderà la procedura d’urgenza, ovvero interverremo noi mettendo in mora Acea con l’aggravio di risarcire al Comune tutti i costi degli interventi sostenuti in seguito alla loro grave inadempienza al contratto di affidamento del servizio. Anche perché – prosegue Andreotti –  è bene sapere che dal Comune di Grottaferrata, per le utenze comunali che ricomprendono scuole, biblioteca e tutti gli stabili gestiti dall’ente, Acea incassa oltre 10mila euro l’anno (12mila nel 2018) ai quali si devono aggiungere i quasi 40mila (39mila nel 2018) che paghiamo per l’acqua pubblica (fontanelle ecc..)”.
“Fatto sta che all’inizio di un nuovo anno – insiste il primo cittadino –  siamo costretti ancora a constatare amaramente la carenza di investimenti su efficientamento e ammodernamento degli impianti e sulle nuove reti, nonostante abbiamo chiesto più volte un piano triennale di investimenti sulla nostra rete, un progetto strutturato e un report sui soldi effettivamente investiti anche in relazione  alle somme che i cittadini di Grottaferrata versano ad Acea Ato 2. A tutto questo non abbiamo ricevuto risposte soddisfacenti”.
“Ad oggi dal 2002 spiace dover annotare che  gli investimenti sulla rete sono del tutto assenti, con un contratto trentennale che ci lega le mani e sul quale le passate amministrazioni non hanno saputo intervenire per cui oggi ne subiamo tutte le conseguenze”.
“La città è stanca di questa situazione di inefficienza; nel contratto del gestore dopo la segnalazione di perdita idrica Acea deve intervenire nell’arco di tempo di 48 ore, mentre passano settimane e a volte mesi per riparazioni tampone che generano spesso altri guasti, con gli interventi creano danni sulla pavimentazione stradale che poi noi siamo costretti a riparare con fondi comunali. Ora siamo pronti per avviare azioni legali, amministrative, class action, fino alla disobbedienza civile. In primis proporrò di convocare un Consiglio straordinario sulla questione – propone il sindaco – perché ritengo che la nostra città non possa subire ulteriormente questi disservizi a fronte di bollette che aumentano ogni anno”.
“Proprio per tutte queste ragioni – aggiunge ancora Andreotti – è  davvero importante che i cittadini siano bene a conoscenza dell’operato dell’Amministrazione per cui ringrazio tutto l’ufficio tecnico diretto dall’architetto Aldo Zichella e coordinato dal geometra Enrico Antonelli. Al tempo stesso mi preme ringraziare anche quei cittadini che con spiccato senso civico, utilizzando tutti i canali di comunicazione possibili, dimostrano la loro sensibilità verso i servizi pubblici, come la fontanella di Via Vecchia di Marino, purtroppo danneggiata nelle notti dell’ultimo fine settimana da un deprecabile atto vandalico. Anche per questa abbiamo prontamente provveduto ad inoltrare segnalazione ad Acea, Come detto, in caso contrario ma ovviamente senza aggravi di spese per la collettività, il Comune è pronto a intervenire inviando poi il conto a chi di dovere che, nonostante stringenti obblighi contrattuali, continua a mostrarsi inadempiente”.
“L’acqua d’altra parte è un bene primario è non possiamo permetterci di sprecarla” conclude il sindaco.
Oggi la nostra rete ha una dispersione che viaggia intorno al 30% ed è un costo che noi siamo costretti a pagare. Al contrario riducendo le dispersioni si può abbassare anche il costo in bolletta del servizio idrico oltre a evitare lo spreco di risorse primarie”.

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