Mauro Antonini, segretario ragionale Casapound: “Il Qube va chiuso, è pericoloso”

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Mauro Antonini, segretario regionale di Casapound, è intervenuto a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente, sul fatto di cronaca che ha visto coinvolto il Qube, storico locale di Roma a Portonaccio, che ha visto un uomo respinto all’ingresso investire con la sua macchina i buttafuori. “Il Qube va chiuso, è pericoloso, molesto, infastidisce chi abita nei dintorni, sosta selvaggia, traffico in tilt quasi tutte le sere. Gli abitanti sono esasperati. Vivo da sempre a 20 metri dal locale, conosco benissimo i disagi causati dal Qube, li subisco in prima persona”, così Antonini.

Sul Qube e sulla situazione nel quartiere. “Casal Bertone è un piccolo quartiere ad alta densità, diciottomila abitanti in un fazzoletto di territorio. La sosta selvaggia, la maleducazione, il bivacco, bottiglie ovunque e i litigi. Il locale è aperto quattro sere a settimana, quella del lunedì è particolarmente problematica. Il martedì’ mattina i lavoratori che escono alle 6, 6.30 si incrociano con quelli che hanno fatto serata, molti sono molesti, ubriachi, cercano lo scontro a tutti i costi, rompono gli specchietti, buttano giù i motorini, bivaccano dentro i portoni bevendo e facendo schiamazzi”.

La petizione. “Abbiamo fatto una petizione raccogliendo duemila firme di cittadini e lavoratori di Casal Bertone, l’abbiamo presentata nel mese di novembre, stiamo ancora aspettando una risposta. Questo tipo di divertimento non è adatto in un centro abitato, un locale così deve essere spostato nelle zone industriali, in aree dismesse. Il proprietario è inarrivabile, le istituzioni non toccano il locale, nonostante i problemi noti a tutti, solo una volta il Qube è stato chiuso dall’Arpa Lazio perché aveva superato i decibel consentiti. C’è di più, qui parliamo di un problema di ordine pubblico, in via Arimondi, ad esempio, la via che costeggia il Qube, i frequentatori del locale parcheggiano in seconda e terza fila, i mezzi di soccorso in caso di necessità non potrebbero entrare perché il passaggio è ostruito e quella via è l’unico accesso. Il quartiere quattro sere a settimana è bloccato”.

La manifestazione. “Venerdì pomeriggio accanto al locale abbiamo organizzato una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica ancora una volta sui problemi legati alla presenza del Qube”.

Sul sindaco di Cerveteri Pascucci e il Festival contro il razzismo. “E’ schiavo della sua ideologia, l’integrazione fatta così è un fallimento. Noi non diffondiamo la paura come ci viene spesso imputato, raccogliamo semplicemente le istanze dei cittadini. Anche gli elettori del Pd non credono più al partito, molte persone che non hanno mai nascosto il voto al centro-sinistra mi dico di andare avanti perché abbiamo ragione”.

Il contenzioso sulla bandiera della pace sulla facciata del comune di Cerveteri. “Il primo round si è chiuso con un atto di disobbedienza da parte del sindaco Pascucci, non ha tolto la bandiera nonostante le disposizione della Prefettura. Noi abbiamo scritto un’altra lettere al Prefetto. Adesso siamo sulla riva del fiume e aspettiamo”.

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