Sono Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano i due ragazzi di Acilia, di 24 e 25 anni, che si sono costituiti in questura a Roma nel tardo pomeriggio per il ferimento di ManuelBortuzzo, il giovane nuotatore raggiunto da un colpo di pistola al fianco la notte tra sabato e domenica scorsi in piazza Eschilo, all’Axa. I due, che si sono presentati a San Vitale accompagnati dai loro avvocati, sono stati sottoposti a fermo per tentato omicidio e per porto abusivo di arma. Entrambi hanno precedenti di polizia per droga e Daniel Bazzano, conducente dello scooter, ha anche precedenti per rapina. I due giovani hanno ammesso di aver sparato per motivi legati alla rissa precedentemente avvenuta all’interno di un locale e di aver sbagliato persona. Manuel Bortuzzo e la sua giovane fidanzata, sottolineano gli investigatori, sono infatti assolutamente estranei alla vicenda, così come emerso anche nel corso delle indagini. Al termine dell’interrogatorio, condotto in questura dal pm Neri, dal Procuratore Aggiunto D’Elia e dagli investigatori della Squadra Mobile, Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano sono stati portati in carcere a Regina Coeli e dovranno rispondere entrambi di tentato omicidio e porto abusivo d’arma.
“Manuel si è svegliato. Fisicamente è una roccia. Sta migliorando visibilmente ora dopo ora e sta dimostrando di essere pronto ad affrontare il futuro con la stessa determinazione che lo spingeva in allenamento oltre i suoi limiti”. Sono le parole del presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, riguardo alle condizioni del nuotatore azzurro ferito con colpi di arma da fuoco all’Axa, quadrante sud della Capitale, nella notte tra sabato e domenica. “E’ cosciente della situazione con un senso di consapevolezza fuori dal comune e ben più maturo della sua giovane età. Nei prossimi giorni lascerà la terapia intensiva dell’ospedale San Camillo e sarà trasferito in reparto -prosegue Barelli che in mattinata, insieme al papà Franco e alla mamma Rossella, ha parlato con Manuel Bortuzzo- Nel frattempo ci siamo attivati affinché inizi la riabilitazione in un centro di avanguardia. Stiamo valutando con la famiglia la struttura che possa assisterlo nel modo migliore. Non importa dove sarà. Siamo pronti ad andare anche in capo al mondo”. “Manuel è stato raggiunto dalla solidarietà di istituzioni e mondo sportivo, dall’affetto e dalla commozione dell’Italia intera. Ne ha sentito la forza e sa di poter contare su una famiglia premurosa, pronta a sostenerlo e ben più numerosa di quanto immaginasse. E’ diventato il figlio, il fratello, il nipote di tutti coloro che non accettano di vivere in un ambiente ostaggio della violenza. Adesso occorrerà l’aiuto di tutti nell’ambito delle proprie possibilità e competenze. In questo momento Manuel è l’atleta più importante della Federazione Italiana Nuoto”, conclude Barelli.