Una corsa, un esercizio di stretching, due palleggi, una rete da oltrepassare, un nastro da far volteggiare, una stoccata in punta di fioretto. Tutto questo in piazza Matteotti, dove nell’assolato pomeriggio di ieri è risuonato il grido delle associazioni sportive del territorio, alle prese con il caos dei certificati di prevenzione incendi per le palestre scolastiche e quelle comunali, scaduti e in attesa di rinnovo, il tutto con i campionati – in particolare quelli di pallavolo – alle porte.
«Riaprite le palestre» sono state le parole gridate dai ragazzi e della ragazze dell’Energheia e del ViviVillalba, del Guidonia Volley e del Tibur Volley, della Narvalo Scherma e di Alika. Atleti grandi e piccoli, dirigenti e allenatori: con loro il consigliere comunale uscente Emanuele Di Silvio, che ha organizzato la manifestazione insieme alle associazioni presenti, nata dopo il primo rinvio da parte del commissario prefettizio dell’incontro richiesto per affrontare il tema (riunione che si è poi tenuta tre giorni fa).
«Restiamo in attesa delle strutture disponibili – spiega il presidente di Energheia Fabrizio Mares – secondo i tempi annunciati dall’Amministrazione comunale. Abbiamo trovato un campo disponibile: a Roma, nella zona di Ponte Marconi. Vedo tanti ragazzi che si allenano insieme: questa è l’immagine dello sport che tentiamo di portare avanti, rispetto, formazione e uguaglianza. Questo è ciò che deve passare».
Gli allenamenti proseguono, tra cori, fumogeni e mani che battono per scandire il leit motiv della giornata. «Ci siamo ritrovati insieme agli altri in questa lotta. Noi siamo più abituati degli altri a stare in strada, e per questo siamo anche molto più stanchi degli altri – spiega Ernesto Schiavone, presidente del ViviVillalba –, visto quanto ci è accaduto nell’ultimo anno. Non chiediamo favori, chiediamo ciò che il Comune è tenuto a dare e per il quale prende anche dei soldi. Noi torneremo nella nostra palestra di Villalba, ce la riprenderemo e la rimetteremo a posto. Ai ragazzi dico di essere orgogliosi di essere qui oggi: se la situazione si risolverà, sarà per merito loro».
Di Silvio si sofferma sulla parte pratica della questione: «Inconcepibile lasciare così tante associazioni in sospeso per un problema di facile soluzione, il rinnovo di un certificato già esistente. Il Comune ha un bilancio di 160 milioni di euro al quale poter attingere in maniera irrisoria per chiudere la vicenda e riaprire le palestre».
Alla manifestazione era presente anche Augusto Cacciamani, consigliere di maggioranza uscente. «È un problema che avrebbero dovuto risolvere per tempo gli uffici. Serviva vigilare con più attenzione su questi rinnovi. Ora il problema riguarda tutti». Intorno, ancora, palleggi, alzate e schiacciate. I colori delle maglie dei ragazzi per tutta la piazza. La partita è davvero agli sgoccioli. Tra qualche giorno il set decisivo.