Dramma della povertà a Cerveteri: Alessandro dorme in auto

Affetto dal morbo di Crohn e malato oncologico, scrive al nostro giornale: «Io invalido abbandonato dal Comune»

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di ALBERTO SAVA

Più volte ci siamo occupati della difficile situazione in cui versa un esodato lombardo, trasferitosi a Cerveteri una decina di anni fa. Alessandro Quinte ha perso il lavoro e, dopo una serie di vicissitudini, si è anche ammalato gravemente, e a nulla sono valse le sue richieste di aiuto alle istituzioni. Alcune risposte le ha anche avute dal comune di Cerveteri, ma, evidentemente, non considerate tali da una persona in condizioni, comunque, disperate. Oggi da una sua lettera apprendiamo che Alessandro Quintè vive in macchina, una utilitaria, suo unico bene salvato dalla morsa delle crisi.

“Egregio Direttore,
mi permetto tornare brevemente a rappresentare la mia difficile e delicata situazione che in passato avete avuto la gentilezza di segnalare. Come ho già rappresentato, lo scrivente è invalido al 100% essendo affetto da morbo di Crohn. Tale invalidità non mi permette di svolgere lavori usuranti, e richiede una particolare e costante igiene. Lo Stato Italiano per tale invalidità mi riconosce un assegno mensile di Euro 289,00 e mi ha inserito nelle categorie protette che, in via ipotetica, dovrebbero essere agevolate per un assunzione sia nel privato che nel pubblico. In realtà mai nessun datore di lavoro, sia privato che pubblico, mi ha mai offerto proposte di lavoro. In questa situazione, è evidente, non ho assolutamente la possibilità di poter trovare un’ abitazione in affitto, e da qualche tempo mi ritrovo senza alcuna disponibilità di alloggio. Ho richiesto un intervento al Comune di Cerveteri, ove io sono iscritto nelle liste delle persone seguite dai Servizi Sociali e, inizialmente, sono stato inviato presso la Struttura “L’Approdo” sita in Anguillara Sabazia. Ho anche trovato la disponibilità dell’Assessore Cenerilli a seguire la mia vicenda. Mi è stato poi proposto di andare a convivere con altre persone, presso un immobile di proprietà del Comune. Purtroppo, visionando il detto immobile, ho potuto verificare che lo stesso non poteva essere in grado di ospitarmi, in quanto carente sotto un punto di vista igienico – sanitario. Come detto, infatti, la mia malattia richiede determinate esigenze di pulizia e non posso condividere con altri soggetti servizi igienici, che non risultano particolarmente curati. Ho rappresentato i fatti al Comune e all’Assessore, e ho ricevuto come risposta quella di essere un arrogante che rifiutava le proposte che gli venivano fatte. La vicenda è certamente conosciuta, perché le risposte del Comune risultano pubblicate dal giornale on line “Baraondanews” e dalla carta stampata quale “Il giornale della Provincia”.

Ebbene, attualmente la mia situazione è quella di una persona completamente abbandonata, che non riceve più alcuna assistenza dal Comune, e che riesce a sopravvivere grazie solo ed esclusivamente all’aiuto di alcuni amici. Non comprendo l’atteggiamento del Comune di Cerveteri nei miei confronti, non ritenendo di aver offeso nessuno, ma soprattutto avendo solo richiesto ciò che mi spettava di diritto. A meno di pensare che lo Stato Italiano, e per esso il Comune di Cerveteri, non si debbano occupare della mia situazione e di quelli che si trovano nelle mie condizioni. Rappresento che non voglio in alcun modo pesare sul bilancio del Comune, avendo più volte richiesto la possibilità, in quanto categoria protetta, di trovare opportunità di lavoro. Evidentemente, nel Comune di Cerveteri le categorie protette non riescono ad essere inserite all’interno di programmi lavorativi, preferendo le aziende private, ed anche il Comune, procedere ad assunzioni anche a tempo determinato di altri soggetti, magari e certamente più bisognosi del sottoscritto.

Aggiungo che, in previsione del referendum del 4 dicembre, mi sono iscritto nelle liste degli scrutatori, pensando che magari avrei potuto avere un’opportunità di guadagnarmi qualcosa che mi avrebbe permesso di passare qualche giorno in maniera dignitosa, senza pesare sulle mie amicizie. Purtroppo non sono stato scelto, anche in questo caso, evidentemente, la scelta sarà caduta su persone molto più bisognose di me. Avevo letto che vi era stata una mozione in Consiglio comunale, per sollecitare che la scelta degli scrutatori avvenisse prendendo i nominati dalle liste dei Servizi Sociali e a favore delle persone particolarmente disagiate e, per un momento, avevo sperato di poter esser preso in considerazione ma, purtroppo, ho saputo che la mozione è stata respinta, e sinceramente non ho capito ancora i motivi. In ogni caso, visto che ogni anno ho presentato la mia richiesta come scrutatore e visto che mai sono stato scelto, vorrei cogliere l’occasione per chiedere, a chi ne sa qualcosa, in che modo vengono scelte le persone per svolgere il ruolo da scrutatore durante le consultazioni elettorali.

Ad esempio, il prossimo anno si voterà per le amministrative, e mi piacerebbe sapere che cosa devo fare esattamente per essere scelto come scrutatore. Devo per caso iscrivermi ad un determinato partito? Devo votare un determinato candidato? Devo fare campagna elettorale per qualcuno in particolare? Devo essere amico di qualcuno? Devo avere ulteriori particolari requisiti? Il fatto di essere invalido al 100%, senza lavoro e senza casa non sono requisiti sufficienti per fare almeno una volta nella vita lo scrutatore a Cerveteri? Oppure devo solo sperare che la ruota della fortuna giri anche verso di me, e che alle prossime elezioni, finalmente, il mio nominativo venga pescato tra quelli che ne hanno fatto richiesta? Spero che questa mia riflessione non abbia offeso nessuno, ma sinceramente, vorrei avere delle risposte, in modo che possa quantomeno mettermi l’animo in pace e non disturbare più nessuno al Comune, compreso il Sindaco ed i Servizi Sociali, con le mie arroganti richieste.
Grazie per l’attenzione”.
L’articolo in versione integrale sul Giornale della Provincia di giovedì 1 dicembre 2016

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