Dialetto e lingua locale come patrimonio culturale da tutelare e valorizzare. In questa direzione vanno le iniziative promosse dalle diverse Pro Loco di Civitavecchia nell’ambito della Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali istituita dall’Unpli quale soggetto accreditato dall’Unesco come consulente del Comitato Intergovernativo previsto dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.
Il dialetto, pur non essendo più lo strumento esclusivo di comunicazione quotidiana come negli anni passati, racchiude ancora un potenziale espressivo a cui si ricorre in maniera naturale ogni volta che per esprimere meglio i sentimenti racchiusi nei concetti inseriamo nel discorso termini dialettali. Anche la Pro Loco cittadina ha voluto aderire, per il quarto anno consecutivo, con l’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, accogliendo un progetto della Prof.ssa Maria Grazia Verzani.
Con l’iniziativa “100 idiomi… una sola lingua” si vuole rendere omaggio non solo al dialetto civitavecchiese, ma ampliando gli orizzonti espressivo linguistici, a tutte le lingue parlate in città cercando di evidenziarne la bellezza e la dignità. Il sommo poeta Dante fu il precursore, di una pregevole operazione di amalgama di dialetti in un solo codice linguistico, e per questo motivo è sembrato l’autore che meglio potesse rappresentare l’unità nella ricchezza della diversità e quindi recitare i suoi versi immortali in vari dialetti la scelta più idonea per questa giornata. L’appuntamento avrà luogo venerdì 3 febbraio alle ore 17 presso la sala Polivalente – teatro della Fondazione Ca.Ri.Civ. in piazza Verdi.