Sambuci, irregolarità in un’azienda di lavorazione di marmi

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I carabinieri della stazione di Ciciliano, nel corso di un particolare servizio di controllo di opifici, hanno denunciato in stato di libertà la titolare di un’azienda di lavorazione di marmi ubicata nel territorio del Comune di Sambuci.
I militari dell’Arma locale, coadiuvati dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Roma, nel corso di un approfondito sopralluogo dell’opificio e dell’area circostante, hanno rilevato la presenza di gravi irregolarità, accertando innanzitutto la fatiscenza generale della struttura, un capannone, la cui copertura in eternit, era in pessimo stato di conservazione ed in alcuni punti gravemente lesionata con conseguente concreto rischio di crolli.
All’esterno, invece, vi era una vera e propria indistinta discarica comprendente sia scarti della lavorazione del marmo che rifiuti indifferenziati, alcuni dei quali erano stati bruciati per smaltirli.
Oltre a quanto constatato con il sopralluogo, i carabinieri hanno constatato che l’area in cui ricade l’opificio è sottoposta alla particolare tutela del vincolo paesaggistico. L’azienda non aveva mai comunicato l’inizio della propria attività agli organi competenti e non possedeva la documentazione relativa allo smaltimento dei rifiuti speciali prodotti.
Verificata la completa assenza dei requisiti minimi per svolgervi una qualsiasi attività, l’interno sito è stato sottoposto a sequestro in attesa delle determinazioni della Procura della Repubblica di Tivoli.

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