Cerveteri, l’emergenza cimiteri continua. Con o senza loculi

Procede il disegno della maggioranza Pascucci di privatizzare i cimiteri. I cittadini contrari

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di ALBERTO SAVA

Continua il disegno dell’Amministrazione Pascucci di far passare a miglior vita il cimitero a gestione pubblica per trasformarlo in struttura a gestione privata. A Cerveteri è nota a tutti l’opposizione della maggioranza dei cittadini a un simile disegno, che sarebbe onerosissimo per le loro tasche di tutti. Intanto l’emergenza della mancanza di loculi continua dove non ci sono – Cerveteri – e continua anche dove ci sono – Sasso – perché “inspiegabilmente” non si procede ai collaudi.

E proprio dalla frazione del Sasso arriva l’ennesima denuncia da parte di cittadini vittime di questo stato di cose. È l’associazione Socialis a denunciare che “Lo scorso 09 Marzo si è svolto un funerale presso la frazione di Castel del Sasso, in merito a questo evento, Siamo stati contattati da alcuni residenti di Cerveteri, alquanto arrabbiati e increduli, per quanto hanno dovuto assistere durante queste esequie. Nell’ascoltare i cittadini, abbiamo appreso, che attualmente presso il comune etrusco, non è possibile tumulare i defunti per mancanza di posto e a quanto visto, fotografato e ascoltato in loco oggi, aggiungiamo noi, anche a causa del mancato collaudo dei fornetti peraltro pronti da vari mesi, inoltre sappiamo per certo che a Cerveteri, i residenti pertanto, son costretti a tumulare i propri cari, presso il cimitero del comune di Ladispoli sostenendo costi elevatissimi. Nel caso avvenuto oggi, troviamo scandaloso, che questa famiglia cerveterana dovrà pagare di tasca propria la inevitabile esumazione dal loculo di fortuna, per venire in seguito deposto (chissà quando) nel loculo che gli verrà assegnato dopo l’agognato collaudo… Chiediamo alla Amministrazione Pascucci di voler provvedere ad accelerare sulle procedure previste in merito al collaudo dei fornetti e di farsi carico economicamente della esumazione e conseguentemente economicamente della esumazione della salma. Non è ammissibile che per ritardi meramente burocratici, ci debbano sempre rimettere i cittadini, addirittura di tasca propria”.

Il fatto appena narrato è solo l’ultimo degli episodi del genere accaduti a Cerveteri e nelle frazioni. Giorni fa un consigliere di opposizione denunciava su Facebook il grave disagio relativo ad una prossima sepoltura che stava affrontando una famiglia di Cerenova vicina a subire un evento luttuoso. Nel prossimo consiglio comunale del 20 marzo all’ordine del giorno è stato inserito il Project Financing per il cimitero privato a Cerveteri.

Su questa situazione di emergenza abbiamo sentito il consigliere di minoranza Aldo De Angelis (Partito Democratico) che ha dichiarato: “Ugo Foscolo, ne I Sepolcri, lo aveva già sottolineato, una società che non conserva il culto dei morti fra i suoi valori spirituali più preziosi, non merita di sopravvivere; personalmente, cambierei detta affermazione per Cerveteri dicendo che un Amministrazione Comunale che probabilmente, viste le varie problematiche, non conserva il culto dei morti fra i suoi valori spirituali più preziosi, non merita di governare. Quanto accaduto in data 9 marzo, presso la frazione di Castel del Sasso, in riferimento ad un funerale e a quanto si è dovuto assistere durante queste esequie è incredibile e scioccante difatti, mentre l’Amministrazione Pascucci pensa a riportare in consiglio l’ingarbugliata e particolare delibera inerente la proposta di Project Financing pervenuta al Comune di Cerveteri per un progetto di costruzione del nuovo cimitero privato (adozioni delibera di giunta n.22 del 15/2/2016  e relativa discussione in Consiglio comunale del 02/03/2016) tirando fuori dal cilindro un’operazione che sa tanto di mancanza di idee e, contro la quale, ho presentato, insieme ad altro collega, esposto, interrogazione e svariati articoli in merito; le famiglie del comune etrusco, si vedono costrette  a tumulare i propri defunti altrove per mancanza di posti con costi elevatissimi e a quanto sembra, come nel caso specifico, anche a causa del mancato collaudo dei fornetti peraltro pronti da vari mesi. Questa noncuranza e scarsa cura inchiodano tutti, amministratori e passivi cittadini, alle loro responsabilità. E se come sembra denunce in tal senso sono state fatte a chi di dovere, male ha fatto chi ne è stato portatore a non verificarne l’esito. Gli Amministratori devono rispondere anche in base a quanto previsto dai regolamenti comunali che nella loro burocratica freddezza sono molto chiari. Ma non basta un regolamento per quanto obbligatorio esso sia per ridare civiltà a chi l’ha persa.   Un cimitero dove ognuno ha ricordi vicini e lontani, dove molti usano accostarsi solo nelle feste dedicate, dove comunque vi risiedono memorie che da sempre si tramandano, un luogo di culto rispettato da qualsiasi religione, un posto dove si palpa con mano il rispetto che si ha di chi è stato e di chi fu, un luogo così violato, abbandonato, lasciato alla lenta, quanto crudele, insofferenza decisionale della macchina burocratica non è degno di un paese civile”.

“Qui – ha proseguito De Angelis – non esistono giustificazioni di mancanza di denaro pubblico atte a garantire l’utilizzo di loculi o a mantenere decente tale luogo sacro: per queste cose i soldi si trovano a costo di pianificare tagli ad altre cose. Un buon amministratore queste cose deve farle, ne ha un obbligo morale. Qualsiasi altra scusante non è accettabile. E se il sindaco, capo dell’amministrazione, sempre pronto ai tristi minuti di silenzio non è stato reso edotto di quello che è accaduto e che oggi è sotto gli occhi di tutti, preso atto di tanto e verificato di persona, come primo gesto dovrebbe farsi rendere conto da chi ha le responsabilità di quello che è sotto gli occhi di tutti.  Se queste cose non sono già a conoscenza di chi di dovere, ovviamente. E da li prendere i dovuti e necessari provvedimenti, anche disciplinari sui responsabili, perché ci saranno pure i responsabili di tanto….  Su questo non esistono scuse, non esiste politica, non esiste contrapposizione faziosa tra parti. Penso che sia obbligatorio, non per regolamenti o leggi, ma per senso di dignità, rispetto e civiltà che chi deve intervenga subito e non perché si avvicina la data del confronto elettorale. E comunque vada un’Amministrazione che durante questi anni ha tralasciato tali problematiche e non rispettato, in questo modo, le famiglie dei propri defunti non merita più di governare”.

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