Orrore in casa. Un caso terribile di femminicidio. Un uomo da’ fuoco alla compagna, provocandone la morte, e tenta di fare passare il delitto per un incidente domestico.
Ma viene incastrato dal figlioletto. La polizia ha arrestato un 36enne accusato dell’omicidio della convivente, 31 anni, deceduta all’ospedale Civico di Palermo, dopo giorni di agonia.
La vittima è morta per le gravi ustioni sul 40 per cento del corpo provocate dal compagno al culmine di una lite scoppiata per una modesta richiesta di denaro, circa 20 euro, avanzata alla donna.
In un primo momento, si era pensato ad un incidente domestico per lo scoppio di una bomboletta da campeggio, come aveva riferito l’uomo alla polizia nelle ore successive all’episodio. Le indagini sul conto del trentaseienne sono iniziate a seguito della testimonianza della madre della vittima: agli inquirenti ha raccontato che il figlio di 10 anni della coppia aveva assistito all’omicidio del padre e le aveva riferito alcuni dettagli.
La Procura ha così messo sotto intercettazione ambientale la casa della madre dell’uomo dove era andato a vivere dopo il sequestro dell’abitazione coniugale. Sono emersi indizi importanti sulla responsabilità dell’uomo che in altre occasioni avrebbe aggredito la compagna. È stato il Gip del Tribunale di Siracusa a emettere il provvedimento di arresto con l’accusa di omicidio, maltrattamenti, lesioni, incendio e calunnia. Ora si trova in carcere.