Vi ricordate la scena di “Caro Diario” di Nanni Moretti che gira in vespa per Casal Palocco senza mani? Moretti che domanda a un residente “Perché nel 1960 è venuto ad abitare qui? Roma era bella nel 1960…”.
Oggi non è più possibile viaggiare in Vespa senza mani perché si rischia di cadere a causa delle radici affioranti dall’asfalto mentre il verde non è più attuale.
Il X Municipio, tutto e non solo Casal Palocco, ha visto negli ultimi anni un aumento esponenziale del degrado culminato addirittura nel Commissariamento per Mafia. Ostia era qualcosa di più di un borgo marinaro con una bellissima pineta, Ostia Antica era un borgo bellissimo intorno agli scavi e al Castello, Acilia era una borgata quasi di campagna, l’Infernetto, di là della Cristoforo Colombo un luogo quasi ameno con piccoli insediamenti abusivi e qualche villa di gente dello spettacolo. Dragona e Centro Giano erano ben distanti tra di loro e c’era la marana che l’attore Brignano ricorda sempre nei suoi racconti legati all’infanzia.
Da allora migliaia e migliaia di metri cubi di cemento hanno deturpato una delle zone più belle di Roma. Le case di Armellini a Nuova Ostia che divennero il rifugio (quasi un ghetto) per tanti baraccati di altre zone di Roma, le Terrazze del Presidente, una delle più scandalose speculazioni mai perpetrate, Dragoncello unisce ormai senza soluzione di continuità Dragona con Acilia al di là della Via del Mare, Malafede ,costruita all’ombra delle Terrazze del Presidente, un quartiere isolato dal mondo. L’Infernetto con l’approvazione dei Piani Particolareggiati, è diventato terreno di conquista di speculatori senza scrupoli. Intanto la Pineta è quasi scomparsa preda di incendi di natura oscura e con la parte sopravvissuta abitata da disperati di tutte le razze con il verde è in una situazione drammatica e pericolosa fra discariche a cielo aperto.
Qua e là qualche eccellenza come l’Oasi della Lipu all’interno della quale c’è il monumento che ricorda il luogo dell’uccisone di Pierpaolo Pasolini, il Parco della Madonnetta finchè c’era, la spiaggia libera di Ostia Ponente riportata al degrado originario, come la spiaggia libera di Castel Porziano entrambe penalizzate dal richiamo alla legalità.
Questo territorio, scelto un tempo per la qualità di vita, l’elevato benessere, oggi è solo degrado. Il X Municipio oggi non è più in un’isola felice. Chi lo faceva tanti anni fa si caricava senza fatica il pendolarismo per andare a lavorare a Roma in cambio di una moltitudine di benefici oggi scomparsi. Inoltre non con una mobilità ferma al secolo scorso, i tempi di percorrenza per andare e tornare a Roma sono impossibili… ma della mobilità parleremo un’altra volta…
(continua)
Andrea Ciabocco