Di Biase (PD): “Il servizio di Medicina solidale a Torbellamonaca a rischio chiusura”

La capogruppo spiega: "15mila pazienti poveri rischiano di essere abbandonati a se stessi perché l'amministrazione capitolina non provvede alla regolarizzazione dei locali in cui si svolge il servizio sanitario"

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“Quanto sta accadendo per il servizio di ‘Medicina solidale Onlus’ a Tor Bella Monaca è molto preoccupante – dice in una nota la capogruppo del PD capitolino Michela Di Biase -. 15mila pazienti poveri rischiano di essere abbandonati a se stessi perché l’amministrazione capitolina non provvede alla regolarizzazione dei locali in cui si svolge il servizio sanitario. La struttura ambulatoriale, un eccellenza per la zona est di Roma, è nata proprio per dare assistenza agli ultimi, ovvero coloro che per ragioni economiche o di residenza non hanno alcuna assistenza sanitaria”.

Sempre nella nota la capogruppo spiega che “alle ripetute richieste dei responsabili del servizio il Campidoglio incomprensibilmente non ha mai risposto. Si tratta di una grave disattenzione che mette a rischio un diritto fondamentale come quello alla salute di tutti i cittadini, anche di quelli temporaneamente presenti sul territorio comunale”.

“Senza le necessarie regolarizzazioni burocratiche da parte del comune si rischia la chiusura di una struttura fondamentale per l’assistenza di base a mamme,  bambini e  cittadini più indigenti. Nessuno di loro potrà più accedere alle cure gratuitamente – prosegue Michela Di Biase -. Il Campidoglio e la Sindaca Raggi non possono fingere di non sapere. Per questo motivo ho predisposto una interrogazione urgente per conoscere i motivi che impediscono la regolarizzazione della struttura sanitaria e il proseguimento di una attività umanitaria di altissimo livello”.

E nella nota conclude: “L’ultimo rapporto della Caritas ci dice che la povertà nella nostra città è in aumento, alla politica e alle istituzioni spetta il dovere e  la sensibilità umana  di raccogliere un richiesta di aiuto proveniente dal  disagio sociale più estremo”.

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