Nomina Marra, da giovedì 21 giugno il processo alla Raggi per falso

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Momento nero per Virginia Raggi. Dopo la deposizione in Procura come persona informata sui fatti di venerdì scorso, nell’ambito delle indagini sul progetto dello stadio dell’As Roma, giovedì 21 giugno il sindaco torna a palazzo di giustizia, stavolta in veste di imputata, per la prima udienza del processo che la vede accusata di falso in relazione alla nomina di Renato Marra a capo della Direzione Turismo del Campidoglio, nomina prima congelata e poi revocata dopo l’arresto per corruzione (in concorso con l’imprenditore Sergio Scarpellini per un’altra vicenda) di Raffaele Marra, fratello del primo nonchè braccio destro (all’epoca) della stessa sindaca.

Per la Procura, la Raggi avrebbe dichiarato il falso alla responsabile dell’Anticorruzione interna del Campidoglio dicendo di aver deciso da sola sulla scelta di Renato Marra il quale da vigile urbano venne promosso, tramite un interpello istruito dal Dipartimento diretto dal fratello Raffaele, a dirigente capitolino con relativo incremento di stipendio di 20 mila euro.

Alla funzionaria dell’Anticorruzione del Campidoglio la Raggi disse che il ruolo di Raffaele Marra nella nomina del fratello fu “di mera pedissequa esecuzione delle determinazioni da me assunte, senza alcuna partecipazione alle fasi istruttorie, di valutazione e decisionali”. Una ricostruzione che però, secondo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Francesco Dall’Olio, contrasterebbe con il contenuto di alcune chat telefoniche finite negli atti dell’inchiesta. Nove i testimoni che la sindaca di Roma ha chiamato a deporre, tra loro il vicesindaco Luca Bergamo, l’assessore allo Sport ed ex vicesindaco Daniele Frongia e il responsabile del personale del Campidoglio Antonio De Santis. Saranno chiamati a testimoniare anche lo stesso Raffaele Marra e il dirigente comunale Gianluca Viggiano. E poi l’ex assessore al Commercio Adriano Meloni e il suo capo staff Leonardo Costanzo, visto che Renato Marra andò a lavorare in una Direzione di competenza dell’assessorato di Meloni. Chiamati come testimoni anche il direttore generale del Campidoglio, Franco Giampaoletti e il segretario particolare della sindaca, Fabrizio Belfiore.

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