Bracciano, pubblicate le motivazioni della sentenza che revoca la bocciatura al Piano di Riequilibrio

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Pubblicate le motivazioni che revocano la bocciatura al Piano di riequilibrio di Bracciano. Le Sezioni Riunite della Corte dei Conti hanno valutato le ragioni sostanziali del Comune che di fatto ha messo in piedi un processo di risanamento delle casse scongiurando il dissesto finanziario grazie ad un attenta opera di risparmio da “buon padre di famiglia”.  E praticamente la direzione presa dall’amministrazione Tondinelli è stata pienamente accolta dai giudici contabili.

La linea del Comune è ben esposta nel ricorso del sindaco Armando Tondinelli.  Il Comune ha esposto come tutti gli interventi posti in essere nel biennio 2016 / 2017 hanno rivelato la piena sussistenza del presupposto di congruenza del Piano di Riequilibrio presentato.

Ma non è tutto perché i dati tendenziali  che il Comune ha esposto hanno confermato l’idoneità delle risorse e l’insussistenza dei presupposti per la dichiarazione di dissesto: “Fin dall’inizio – ha detto il Sindaco Armando Tondinelli – avevamo dichiarato di essere convinti delle nostre azioni e di aver scongiurato il dissesto grazie ad un lavoro incessante che è stato quello di rimettere in ordine i conti. Adesso con la pubblicazioni delle motivazioni abbiamo ancora di più la certezza perché le Sezioni Riunite della Corte dei Conti ci danno ragione a tal punto che non c’è neppure bisogno di rifare un altro Piano di riequilibrio. Ora, lo ripeto, siamo concentrati soltanto sulla nuova fase di rinascita di Bracciano che a breve potrà essere tangibile per l’intera cittadinanza”.

Tornando alle motivazioni della sentenza, soprattutto nel rendiconto 2017 si capisce che c’è un trend positivo per l’andamento delle casse. Basti pensare che nel 2017 risultava un disavanzo pari a 5,64 milioni che però da riaccertamento straordinario dei residui  è pari a 2.83 milioni parliamo di quasi il 44 per cento in meno dalla cifra indicata nel piano di riequilibrio. Addirittura i debiti fuori bilancio per il 2018 sono risultati essere di 49 mila euro.

Nel formulare le motivazioni non si è tenuto conto degli aspetti puramente formali che invece erano stati rilevati la prima volta dalla Sezione di Controllo ma di una linea d’indirizzo ben precisa. Il raggiungimento degli obiettivi del Piano comporta che il Piano rimanga in piedi e non ci sia bisogno di rifarne un altro.

La motivazione della sua validità e permanenza resta strettamente collegata all’attuazione delle alienazioni, ritenute indispensabili per il superamento dello squilibrio.

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