Cerveteri, esposto di De Angelis e Orsomando: «Violazioni nella differenziata»

Procedura avviata dall’opposizione contro l'Amministrazione per presunti danni erariali

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di ALBERTO SAVA

Si è dovuto indugiare quasi un mese per diffondere la notizia di un esposto presentato in merito ad un presunto danno erariale. Un’attesa necessaria, per l’avvio delle procedure. I consiglieri di opposizione Aldo De Angelis e Salvatore Orsomando lo scorso 25 settembre hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti della Regione Lazio e ad altri organi competenti, a causa del presunto mancato raggiungimento da parte dell’Amministrazione comunale di Cerveteri delle percentuali di raccolta differenziata (Rd), fissate dalla Legge n. 152/2006.

Il presunto danno, secondo la valutazione dei consiglieri, sarebbe dato dal fatto che, in un contesto di pesante crisi economica, il ritardo nel conseguimento delle percentuali minime della raccolta differenziata costituirebbe un ostacolo alla crescita e allo sviluppo occupazionale della città. «L’Esposto? Un atto dovuto», afferma Orsomando, «Un obbligo – continua De Angelis – che deve essere osservato. Nessuno accampi scuse, ritardi o colpe altrui. Abbiamo fin troppe volte sollecitato spiegazioni, in merito ai costi sproporzionati di un servizio carente. In questi anni – afferma De Angelis – abbiamo sempre chiesto il rispetto della legge ed attuato qualunque azione, senza riscontro dall’Amministrazione. Se andiamo, poi, a verificare le percentuali di Rd nel comune di Cerveteri dal 2012 ad oggi, ci rendiamo conto che l’inefficienza dell’Amministrazione è oggettiva ed evidente».

«Praticamente – prosegue Orsomando – vi è stato il totale disinteresse nell’applicare quanto stabilito dalla normativa vigente, emanata in ottemperanza alle Direttive Europee». «Secondo noi – afferma De Angelis – il comportamento tardivo dell’Amministrazione nell’applicazione della normativa si traduce in una violazione contabile, sanzionabile come danno erariale per l’ente comunale, e quindi con aggravio per i cittadini contribuenti. Questo è quanto stabilito anche dalla giurisprudenza in casi analoghi, come quello del comune di Recco. Nonostante il collegato ambientale alla Legge di Stabilità per il 2014 intenda indulgere all’inefficienza di amministrazioni come la nostra, prevedendo una proroga, noi abbiamo il dovere di presentare l’esposto alla Corte dei Conti, per la violazione di un adempimento inderogabile, posto a tutela dell’interesse generale, per il grave pregiudizio creato alla finanza locale, per i maggiori oneri a carico dei contribuenti, quantificabili con una maggiorazione del 20% del tributo di conferimento in discarica, per i danni alla salute pubblica e all’ambiente».

«Ai consiglieri comunali e ai cittadini – conclude Orsomando – spetta avviare un processo virtuoso di rispetto del diritto, anche quando una legge nazionale va in soccorso dei Comuni». «Sono i cittadini a pretendere l’accertamento di eventuali o presunti profili di illegittimità nei comportamenti dei nostri amministratori e dirigenti comunali, in termini di responsabilità erariale. Nel frattempo la raccolta porta a porta a Cerveteri stenta molto, contrariamente a quanto si voglia far credere», conclude De Angelis.

 

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