di ALBERTO SAVA
Le parole di un politico vengono interpretate e riferite sulla stampa a seconda del tipo di orecchio che le ascolta. Sicuramente, le dichiarazioni ai giornalisti di un candidato ad elezioni ancora lontane non possono che essere strategiche per dissimulare una eventuale candidatura in pectore. E anche Pietro Tidei, proposto da Unidem alle primarie per scegliere il candidato sindaco di Cerveteri, non fa eccezione con le sue interviste, impostate e narrate da chi le raccoglie, in un modo piuttosto che un altro. Tutti tirano la giacchetta a Pietro Tidei, nel vano tentativo di scucirgli quel monosillabo che arriverà, se arriverà, al momento giusto.
CANDIDATURE: LA VERSIONE DI TIDEI
Abbiamo sentito l’avvocato Tidei, il quale ha dichiarato: «Non è il momento di parlare di candidatura. Esiste una proposta da parte dell’attuale direttivo, ancorché maggioranza del partito, di candidarmi a sindaco. Una candidatura proposta solo da una parte del partito significherebbe spaccare il Pd, e certo non siamo in cerca di divisioni ma di unità, perché solo uniti possiamo riconquistare Cerveteri. Il centrosinistra vincerà le elezioni se si presenterà unito intorno a un candidato, scelto dal popolo delle primarie come succede in tutta Italia in base all’articolo 18 dello statuto del Pd». Parlando direttamente dell’attuale sindaco di Cerveteri, Tidei afferma: «La legittimazione di Pascucci da parte del Pd passa attraverso le primarie, perché il Partito Democratico non è la ruota di scorta di nessuno. Se Pascucci vuole allearsi con il Pd non può che accettare le primarie, raccogliere le firme, candidarsi e creare un clima unitario. Pascucci deve avere patente di legittimità, per poter avere il suo appoggio. È evidente che, non avendo io scelto di candidarmi da nessuna parte, invito Pascucci a presentarsi con primarie aperte. Se è così sicuro di vincere, come crede, sarà quella l’occasione migliore per dimostrarlo e per dimostrare anche il consenso che ha nel partito. Diversamente, Pascucci non potrà mai avere il simbolo del Partito Democratico».
UN DIRETTIVO PER LE PRIMARIE
Poiché tutto ruota attorno alla primarie, è legittimo chiedersi: come mai finora non è ancora stato convocato un Direttivo per indire le primarie, e relativo regolamento? È un passaggio semplice ma determinante, che non viene affrontato, e non se ne capisce il perché. Nel tardo pomeriggio abbiamo appreso che l’avvocato Pietro Tidei ha trascorso l’ultima parte della mattinata e le prime ore del pomeriggio a Cerveteri dove avrebbe incontrato alcuni pezzi della società civile e diversi professionisti ceretani che gli avrebbero esplicitamente proposto di candidarsi a sindaco di Cerveteri. Raggiunto telefonicamente, Tidei ha però smentito.
L’articolo in versione integrale sul Giornale della Provincia di mercoledì 19 ottobre 2016