Cerveteri, Attili: «Ombre a Campo di Mare»

“Vivi Cerveteri nei XIII Territori” contro l’esproprio della spiaggia. La vicenda sarà affrontata dalla trasmissione “Coffee break”

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di ALBERTO SAVA

Nei giorni scorsi avevamo annunciato che su “La7” sarebbe andato in onda un dibattito sugli avvenimenti di Campo di Mare. Vicenda che, dopo essere stata ininterrottamente seguita dai media locali, è poi arrivata all’attenzione de “Il Fatto Quotidiano”, il quale è intervenuto con un pezzo critico sull’”esproprio” della spiaggia pubblica di Cerveteri, avvenuto in forza di una sentenza della Magistratura del 2009 a favore della società Ostilia. Questa storia sarà di nuovo affrontata sul piano nazionale durante la trasmissione “Coffee break”, in onda tutti i giorni su “La7” dalle 9.45 alle 11. La trasmissione del servizio era stata calendarizzata per mercoledì 2 novembre, prima che i tragici eventi inerenti il terremoto di Umbria, Marche e Lazio sconvolgessero i palinsesti di tutte le reti nazionali. Interpellati direttamente, i responsabili de “La7” ci hanno assicurato che il servizio andrà in onda nei prossimi giorni. Lo spazio mattutino di approfondimento dell’attualità, condotto in studio da Andrea Pancani, manderà in onda interviste al sindaco Alessio Pascucci e ai consiglieri Nello Bartolozzi e Salvatore Orsomando. A rappresentare il Governo, sarà presente in studio il sottosegretario alle Infrastrutture e Demanio, Riccardo Nencini.

Sottolineiamo che i consiglieri comunali Bartolozzi e Orsomando, il primo della maggioranza e il secondo dell’opposizione, si sono trovati in sintonia nel mettere sotto accusa le molteplici criticità con cui il sindaco Pascucci ha condotto in prima persona lo svolgersi recente di tutta la vicenda. A darne notizia è stata “Vivi Cerveteri nei XIII Territori”, la lista civica nata nel 2012 a Cerveteri, da sempre in prima fila accanto agli operatori balneari di Campo di Mare, risucchiati nel vortice di una sentenza a favore dell’Ostilia, la quale rivendicava la proprietà di gran parte delle spiagge di Campo di Mare. Il portavoce della lista Vincenzo Attili dichiara: «È vero, siamo da sempre accanto ai balneari, ma nel contempo siamo sentinelle civiche di quanto accade a Campo di Mare, dove la legalità naviga tra luci e ombre. Premesso che le sentenze vanno tutte rispettate, riteniamo che la sentenza del 2009 del tribunale di Civitavecchia sulla demarcazione demaniale, sia stata emessa solo sulla base della ricognizione catastale, non tenendo conto dei verbali del Ministero, che indicano una linea demaniale completamente diversa. Ecco la nostra ricostruzione di questa vicenda che inizia ben venti anni fa. La società Ostilia ritiene di essere proprietaria del tratto di litorale, e lo rivendica con atto giudiziario. Non chiama in giudizio il Comune, bensì i concessionari degli stabilimenti. Nel frattempo circola anche un progetto di ristrutturazione del lungomare. A rappresentare in giudizio i balneari scende in campo un collegio proposto dall’Assobalneari di Cerveteri. La strategia difensiva non risulta vincente, e non emerge, per esempio, che i convenuti in giudizio non sono gli intestatari del titolo di possesso contestato. Il procedimento si conclude con una sentenza favorevole alla società Ostilia. Il giudice si affida solo al Ctu, per cui non sono stati valutati altri documenti ufficiali del Comune, della Dogana e della Capitaneria di Porto. L’azione di esecuzione della sentenza si protrae per quasi un anno, per via delle proteste dei cittadini di Cerveteri, manifestate a ogni tentativo di accesso.

Durante il braccio di ferro fra manifestanti ed Ufficiale Giudiziario, l’Assobalneari di Cerveteri evidenzia una particolare accondiscendenza nei confronti del sindaco sulla stampa locale. Alla fine, i gestori degli stabilimenti balneari, con esclusione dell’“Ocean Surf Beach s.a.s.” di Gallo Massimo, sottoscrivono un accordo oggettivamente vantaggioso per l’Ostilia, in cambio della promessa di continuare a gestire gli stabilimenti ancora per pochissimi anni. Parimenti, in Consiglio il sindaco si mostra entusiasta di un progetto di ristrutturazione del lungomare, quasi sovrapponibile a quello probabilmente redatto a suo tempo dalla società Ostilia stessa. Preso dall’entusiasmo, il sindaco non dà seguito alla richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di materializzare sul territorio la linea demaniale risultante dal verbale di delimitazione n.123 del 1967, e non promuove alcun altro atto ufficiale per verificare la condizione concessoria dei balneari, e conseguentemente delle spiagge libere, relativamente alla titolarità del Comune. In Consiglio il sindaco ha politicamente determinato la bocciatura della mozione Orsomando-De Angelis, presentata per fare chiarezza sull’intera vicenda, nonché di qualunque altro tentativo di effettuare un’analisi diversa sull’intera questione».

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