Appalti truccati, presa la “cricca” di Artena

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Dopo anni di indagine la finanza ha capito il meccanismo della corruzione che si celava in alcune pratiche edilizie ed i militari del Nucleo Speciale Anticorruzione  hanno eseguito, nella giornata di lunedì, dieci ordinanze di custodia cautelare (arresti domiciliari), perquisizioni e sequestri per oltre un milione di euro, tra beni immobili e disponibilità finanziarie, nell’ambito di un’indagine che vede indagate più di trenta persone, tra imprenditori, alcuni dei quali di Artena, e pubblici funzionari di Roma Capitale, gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di corruzione, abuso d’ufficio, truffa ai danni dello Stato, peculato, falso ideologico e materiale e frode fiscale, nell’ambito dell’operazione denominata “Sistema”. Le ordinanze di custodia cautelare, nei confronti dei legali rappresentanti delle società e di sequestro, nei confronti degli amministratori di fatto e di dirigenti pubblici, sono state emesse dal GIP del Tribunale di Roma, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina. L’attività del Nucleo Speciale Anticorruzione trae origine dagli accertamenti volti a far luce su illeciti commessi nell’ambito di una procedura d’appalto per l’esecuzione di lavori per la manutenzione straordinaria di quattro edifici scolastici (“Casal Sansoni”, “Pietro Bembo”, “Montarsiccio” e “Cerboni”) situati nella circoscrizione del XIV Municipio di Roma (Monte Mario). In tale contesto, è stata acclarata l’esistenza di un accordo tra dirigenti pubblici ed imprenditori, teso alla spartizione delle risorse pubbliche destinate a tali lavori (circa 400 mila euro), in forza del quale, a fronte dell’aggiudicazione dell’appalto, gli imprenditori avrebbero corrisposto ai dirigenti pubblici un importo pari al 20% delle somme liquidate per i lavori che si è scoperto non essere mai stati eseguiti. Un dirigente dell’amministrazione capitolina sarebbe stato “ricompensato” anche mediante l’esecuzione gratuita di lavori di ristrutturazione presso la propria abitazione.

 

 

Ulteriori anomalie sono emerse nell’esecuzione dei lavori di riqualificazione della centralissima Via del Melone, nelle vicinanze di Piazza Navona, individuata come una delle strade di passaggio strategiche negli itinerari pedonali verso la Basilica di San Pietro, in vista del Giubileo della Misericordia dell’anno 2016. Tra gli indagati nell’inchiesta condotta dalla procura di Roma su un presunto giro di corruzione per una serie di lavori mai eseguiti in alcuni asili e scuole materne di Roma sono finiti ai domiciliari alcuni cittadini di Artena.  Gli accertamenti, condotti dal nucleo speciale anticorruzione della Guardia di Finanza, guidato dal generale Gaetano Scazzeri e dal tenente colonnello Antonella Casazza, hanno manifestato “il carattere organizzato, professionale e sistematico della condotta dei fratelli Bucci (che hanno parzialmente reso dichiarazioni confessorie, ndr) e dei loro accoliti”. Oltre agli imprenditori, risultano iscritti nel registro degli indagati anche alcuni funzionari pubblici di Roma Capitale.

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