Lo strano spirito di servizio della Rai

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Francesca Fialdini
Francesca Fialdini

In occasione delle grandi calamità naturali la Rai si ricorda di essere la principale fonte di informazione per i telespettatori a casa e si prodiga con tutti i suoi mezzi per far si che ciò accada. Il servizio pubblico torna ad essere il faro che guida questa strana azienda, ma anche in questi casi eccezionali accadono però stranezze a dir poco incomprensibili.

Se da un lato si sospende la messa in onda in prima serata della fiction ridanciana con la suorina che stonerebbe con i morti intrappolati nel ghiaccio non si comprende perché il principale contenitore informativo del mattino della rete ammiraglia passi con disinvoltura dalla conta provvisoria dei corpi estratti al satirico intermezzo del “Ruggito del coniglio”.

Definire l’operazione “fuori luogo” è solo un eufemismo ma mai quanto la trasfigurazione della conduttrice Francesca Fialdini, che passa con disinvoltura da una espressione di circostanza, faccia contrita e occhi bassi, voce quasi tremante nel lanciare il Tg1 del suo caro amico Orfeo ad una versione “Party-time” ridanciana e ballerina: un’aria di festa e di giubilo che davvero fa a cazzotti con quanto accaduto pochi minuti prima.

Per non parlare poi della rubrica del pregiatissimo professor Umberto Broccoli che, cascasse il mondo, va in onda tutti i giorni anche se un meteorite sta per colpire l’oceano Pacifico mettendo la parola fine alla esistenza dell’intera umanità. Anche oggi, nonostante la programmazione sia stata modificata allungando Uno Mattina ben oltre il suo consueto orario, non abbiamo potuto fare a meno di ricordare Federico Fellini perché, per usare le parole dello stesso Broccoli “la vita continua, deve continuare”.

Peccato che per continuare la vita dei 10, imperdibili minuti di “Ventesimo secolo, Storie ed interpreti del novecento” si sia dovuto interrompere il collegamento da Acquasanta Terme dove persone in lacrime descrivevano la terribile situazione che stanno vivendo, il bestiame che muore e neanche di fronte al sindaco la Fialdini ha avuto il buon gusto di fermarsi un attimo ed onorare il servizio pubblico che la paga per andare in onda. No, quegli imperdibili 10 minuti finali di trasmissione devono andare per forza in onda, un’insopportabile tassa che siamo obbligati a pagare.

Tv Bob