L’allerta alimentare è stata lanciata oggi dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco. La catena di supermercati discount Lidl ha ritirato dagli scaffali le confezioni latte Milbona della catena tedesca.
Il lotto ritirato è quello con l’indicazione “da consumarsi preferibilmente entro il 07.05.2017 e 08.05.2017 e recante il codice DE-BB-018-EG. Nel latte, venduto in confezione di cartone da 1 litro, grazie a un’analisi microbiologica, è stata rinvenuta la presenza di “Bacillus cereus”. Stando alle indicazioni del Ceirsa, Centro Interdipartimentale di Ricerca e Documentazione per la Sicurezza Alimentare, questo tipo di infezione ha un periodo di incubazione che va dalle 10 alle 16 ore e causa sintomi principalmente a carco del tratto gastrointestinale, con crampi e diarrea, ma anche vomito e febbre. La malattia dura uno o due giorni.
“Il latte Milbona – fa sapere Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” -, proviene da mucche alimentate con mangimi che non contengono ingredienti geneticamente modificati. La certificazione utilizzata da Lidl è quella sviluppata, in collaborazione con il Ministero dell’alimentazione e dell’agricoltura, dall’associazione tedesca ‘Alimenti senza modificazioni genetiche’ (Verband Lebensmittel ohne Gentechnik – VLOG)”.
“Non è dato sapere – conclude D’Agata – se anche il latte Milbona è venduto in Italia. Per il momento nessuna risposta dal nostro ministero della Salute. In ogni caso, anche se il ritiro del latte è avvenuto in Germania, data l’ampia risonanza che l’accaduto ha avuto nei notiziari in lingua tedesca, abbiamo ritenuto opportuno diffondere la notizia anche in italiano, per aiutare i nostri connazionali che potrebbero trovarsi all’estero e non conoscere bene il tedesco. Lidl invita i consumatori a non consumare il prodotto e a restituire le confezioni in qualsiasi punto vendita per la sostituzione o il rimborso, anche senza lo scontrino fiscale”.