Vulpiani, al lavoro per Ostia con l’incognita delle elezioni

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Forse non molti romani  ricordano che il Municipio di Ostia è ormai commissariato dall’agosto del 2015  dopo le vicende di mafia capitale. Oggi  nel corso dell’audizione in Commissione parlamentare Periferie, il Prefetto Domenico Vulpiani, presidente della Commissione Straordinaria del Municipio Roma X, ha spiegato lo stato dell’arte di un municipio grande quanto una città di 230mila persone di cui Ostia rappresenta il più importante quartiere con oltre 90mila abitanti.

Su questo territorio non pesa solo l’infiltrazione mafiosa  ma anche  l’abusivismo con confini  mobili «che di notte si spostano anche se noi di giorno interveniamo.» Questo accade perché «alcune costruzioni insistono sui canali e sono abusive»  su terreni demaniali.  Se è vero la Capitale d’Italia «non può avere alla del foce Tevere un insediamento come l’idroscalo» con una baraccopoli abusiva che andrebbe eliminata, è anche vero che «alcune persone però abitano da lì da sempre e sono nostri concittadini. Questo è un problema che non può essere risolto con un semplice sgombero, ma prevedendo soluzioni per chi vi abita da tutta la vita. ».

Il territorio di Ostia è sicuramente degradato e uno dei principali problemi, come a Roma, è quello delle buche solo che  alcune delle aziende appaltatrici che dovevano occuparsene sono finite in “Mafia Capitale” creando forti ritardi nei lavori.

Ostia è comunque parte importante del litorale laziale per questo si è  deciso di partecipare a un bando della Regione.  «La gara – spiega Vulpiani- prevedeva un finanziamento di 8 milioni per il litorale laziale. Noi abbiamo presentato un progetto che riguarda circa 2 km del lungomare, a ridosso dell’abitato, per creare un percorso attrezzato, una pista ciclabile, con l’installazione delle telecamere, il wireless per le comunicazioni, rastrelliere e punti di ricarica per le macchine elettriche. Ma i tempi per la realizzazione sono stretti, la tempistica che ci ha dato la Regione è settembre 2017.»

A  Capocotta invece si sono auto-demoliti i chioschi per riportarli alle loro dimensioni originali quindi «non saranno permessi ampliamenti ma i gestori attuali resteranno nei chioschi» campando con l’attività balneare  di auto-sostentamento nel rispetto della manutenzione delle aree verdi protette.

Fra i risultati del Commissario vi è il rientro in possesso del Municipio  di 6 spiagge delle quali erano scadute le concessioni. Attualmente con la municipalizzata Risorse per Roma, si sta  valutando di abbattere i chioschi che sono lì presenti «per far vedere come deve essere una spiaggia libera» garantendo  «sia la pulizia delle spiagge che l’assistenza con la presenza dei bagnini.» Per questo  «vedremo se far partire le concessioni anche alle associazioni che gestivano in concessione un bene del comune fatto in modo non regolare. Cercando una soluzione per evitare che ci sia gente che non lavora quest’estate.»
Ostia è stata associata a Mafia anche prima dell’affaire Buzzi Carminati, ma oggi, dice Vulpiani  «le famiglie mafiose di Ostia sono ben individuate» e le forze dell’ordine sanno bene dove operare».

Sullo sfondo resta il nodo irrisolto cui Vulpiani non poteva certo dare risposte, su quando questo municipio andrà a votare per ristabilire l’ordine democratico, ma ci sono scelte e decisioni che spettano alla politica che rischia di scomparire da questo municipio.

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