Aggrediti con un bastone. La scorsa notte, a seguito di una segnalazione giunta al NUE 112, i Carabinieri della Stazione di Fiumicino hanno arrestato un romano di 50 anni, nullafacente e già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di lesioni personali aggravate, minacce e maltrattamenti in famiglia ai danni degli anziani genitori.
L’uomo completamente ubriaco, verso le 3.00, si è presentato sotto casa dei genitori, a Fiumicino. Dopo aver più volte suonato il campanello di casa senza avere risposta, ha iniziato a prendere a calci e pugni il portone e a minacciarli di morte, chiedendo insistentemente di aprire la porta per farlo entrare. Non riuscendo nell’intento si è armato di un bastone di ferro, che ha trovato nell’attiguo giardino, e con quello ha iniziato a colpire con forza la porta d’ingresso.
Gli anziani coniugi, di 71 e 69 anni, terrorizzati dall’aggressività del figlio, hanno chiesto aiuto ad una vicina di casa, che ha subito chiamato il pronto intervento 112. Nel frattempo l’aggressore non riuscendo a sfondare la porta principale si è spostato sul retro dell’abitazione e con la stessa mazza di ferro ha sfondato una finestra.
I due anziani hanno tentano di far ragionare il figlio cercando di bloccarlo per evitare che potesse entrare in casa dalla finestra, ma sono stati entrambi colpiti al volto e alle braccia sempre con il bastone. Solo qualche istante prima che l’uomo riuscisse a scavalcare la finestra per introdursi nell’abitazione, sono arrivati i Carabinieri che lo hanno preso alle spalle, disarmato e ammanettato.
I genitori sono stati soccorsi e accompagnati presso il pronto soccorso dell’Ospedale Grassi di Ostia dove sono stati medicati e dimessi con qualche giorno di prognosi.
L’uomo è stato invece condotto presso il carcere di Civitavecchia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Anche la scorsa sera i Carabinieri erano intervenuti, presso il Nucleo Cure Primarie di Fiumicino, dove il 50enne, sempre in evidente stato di ebrezza alcolica, era stato sorpreso mentre minacciava il medico di turno, costringendolo ad interrompere le normali operazioni di pronto soccorso per circa un’ora. I militari lo hanno poi denunciato a piede libero per minacce e interruzione di pubblico servizio.