Anna Falchi: «Non parteciperei mai a un Reality, non se ne può più»

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Anna Falchi è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano, nel corso del format ECG, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Sul suo rapporto con la televisione: “Le mie parole a Pippo Baudo sono state un po’ travisate, stavo chiacchierando del più e del meno e il giorno dopo mi sono ritrovate le agenzie che scrivevano ‘grido di dolore di Anna Falchi”, in realtà volevo solo essere un po’ lusinghiera nei confronti di Pippo Baudo. Per quanto riguarda la televisione di oggi, sono molto appassionata di cronaca nera”.

Anna Falchi è in prima linea contro il femminicidio: “E’ un discorso che mi piace approfondire perché voglio lottare insieme a tutte le donne contro questo nuovo fenomeno così dilagante. Spesso mi trovo anche a dover dar consigli a delle donne che si trovano ad avere a che fare con uomini super gelosi, aggressivi, molto possessivi, che controllano continuamente. Non succede solo agli altri, bisogna sempre guardarsi intorno ed allontanare storie che partono malate. Tante donne mi chiedono consigli ed io credo che su questo tema non si debba mai abbassare la guardia. Io sono sempre a favore delle donne, non dico che sono femminista, perché non sarebbe un termine giusto o adeguato, è una parola obsoleta, però mi piace avere un buon rapporto con le donne, perché l’unione fa la forza, visto che continuiamo a batterci per questa uguaglianza che forse non arriverà mai”.

Anna Falchi sul suo rapporto con i social network: “Appena esprimi una opinione, arrivano gli haters. Preferisco utilizzare i social per fare auto promozione, visto che sono un personaggio pubblico. Non condivido sui social la mia vita privata o le mie opinioni. Preferisco vivere bene, perché o poi certe cose ti fanno stare male, vuoi o non vuoi”.

Sulla politica: “Non mi sono mai esposta, non ho mai detto esattamente per chi voto. In passato mi dichiarai radicale, votai Pannella, dopo di che mi sono completamente ammutolita, non mi piace essere etichettata. Negli anni ho votato le persone, a prescindere dal partito politico, spesso mi sono piaciute le persone e quindi mi sono basata su quello. Oggi come oggi è veramente difficile identificarsi in un partito. Raggi e Appendino? Penso che stia facendo meglio Chiara Appendino, però c’è da dire che Roma è veramente troppo difficile da governare. A Roma forse servirebbe un governo tecnico”.

Sul maschio moderno, Anna Falchi è critica: “Il corteggiamento non esiste più, noi donne siamo diventate troppo prepotenti e troppo indipendenti, vorremmo essere corteggiate, vorremmo il romanticismo, ma forse siamo proprio noi donne ad aver castigato un po’ l’uomo. L’uomo di oggi è impaurito da questa donna, sta un passo indietro, aspetta che lei dia un segnale. Siamo diventate più noi corteggiatrici. Proprio recentemente il mio idolo televisivo, Iacona, ha fatto una puntata dedicata all’uomo, che è sempre più femminile, più mammo, la nuova generazione anche dei padri si è avvicinata molto a questa figura, ora ci sono anche le leggi che prevedono l’allontanamento dal lavoro, fa un po’ specie in effetti. Non concordo molto con questa cosa, la mamma è la mamma, il papà deve continuare a fare il papà”.

Insomma, il macho italiano secondo Anna Falchi è un po’ svanito: “I pochi machi che vedi poi scopri che hanno fatto castità sessuale…E pensi ah andiamo bene allora!”.
Infine da Anna Falchi un aneddoto: “Ci sono dei gigolò che mi abbordano su Facebook, mi scrivono cose tipo ‘Ciao mi sono sempre piaciute le donne più grandi, io faccio il gigolò, ti farò passare una serata fantastica’, io gli rispondo augurandogli buon lavoro, ma che fortunatamente non ho ancora bisogno di pagare. Mi mandano foto loro tutti un po’ nudi, con i loro fisici in mostra”.

Sui reality e talent: “Ormai in tv ci sono solo loro, basta non ne possiamo più, bisogna inventare dei nuovi format. Non parteciperei mai, recentemente mi hanno proposto di nuovo per l’Isola dei famosi, sono dieci anni che mi chiamano per l’Isola, ma non ci andrei, negli anni mi si è sviluppato anche un senso del pudore diverso rispetto a quando ero più giovane, ero più disinibita, è normale che sia così, la maturità ti porta a fare delle scelte più ponderate rispetto alla vita che fai”.

AUDIO http://www.tag24.it/podcast/anna-falchi-la-mia-carriera/

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