Cerveteri, l’allarme di Juri Marini: Domenico Bonifaci all’ultimo mattone

Il candidato sindaco del Pd esprime preoccupazione per il futuro di Campo di Mare

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marini Domenico Bonifaci

di ALBERTO SAVA

Domenico Bonifaci porta i libri in tribunale. La richiesta di concordato con riserva, ex art. 161 comma 6, avanzata dagli avvocati del Gruppo Bonificaci srl risale al 23 febbraio scorso, ma la notizia è trapelata solo adesso. In poche ore la crisi finanziaria del Gruppo di via Bertoloni è diventata virale sulla rete ed è facilissimo intuire perché.

NUBI SUL DESTINO DI CAMPO DI MARE

Sui riverberi dei problemi dell’immobiliarista romano sul nostro territorio interviene il candidato sindaco del Pd, Juri Marini che afferma: “Il sole di questi giorni preannuncia l’imminente stagione estiva sul nostro litorale. Tranne che per Campo di Mare, dove invece continuano ad addensarsi minacciosi nuvoloni neri. Non ci riferiamo solo alla triste e nota vicenda degli stabilimenti balneari, su cui torneremo nei prossimi giorni, quanto piuttosto alle continue e preoccupanti notizie circa la salute dell’intero Gruppo Bonifaci, proprietario attraverso l’Ostilia di quasi tutta Campo di Mare”.

LA CRISI FINANZIARIA DI DOMENICO BONIFACI

“Proprio ieri – prosegue Marini -, il giornalista Andrea Giacobino ha dato la notizia più dura attraverso il suo blog: ‘Bonifaci all’ultimo mattone. Non è servito vendere Il Tempo agli Angelucci: Domenico Bonifaci si arrende. Pochi giorni fa, infatti, a Roma davanti al notaio Vincenzo Ferrara si è presentato Antonino Testa, nella sua qualità di amministratore unico di Gruppo Bonifaci srl, holding dell’omonimo costruttore romano e ha fatto mettere a verbale che ‘considerata la crisi finanziaria in cui versa la società’, ha deciso di presentare domanda di concordato al tribunale capitolino”.

450 MILIONI DI DEBITI PER IL GRUPPO IMMOBILIARE

“Il gruppo di Bonifaci – riporta ancora Marini – è appesantito da 450 milioni di debiti (di cui 155 milioni verso banche) a fronte di un fatturato di poco superiore ai 31 milioni su cui incidono costi per 71 milioni. Il nome di Bonifaci era già tornato agli onori della cronaca agli inizi del 2016, con un articolo de La Repubblica dal titolo: ‘Mattone e tangenti indagato a Roma il costruttore Bonifaci’. Poi a settembre si apprende della svendita del suo giornale, Il Tempo. Bonifaci lo aveva comprato nel 1996 per 70 miliardi di vecchie lire (circa 35 milioni di euro) e dopo 20 anni lo rivende per 12,5 milioni”.

“Successivamente – continua Marini -, a fine 2016, è l’autorevole quotidiano ItaliaOggi a occuparsi delle grane del Gruppo Bonifaci, con un articolo dello stesso Giacobino che scrive: ‘Cinque rilievi espressi da Felice Duca di Bdo Italia hanno colpito il bilancio 2015 di Gruppo Bonifaci, holding del costruttore romano Domenico Bonifaci. Le criticità evidenziate dalla società di revisione, che riguardano una serie di poste contabili giudicate sopravvalutate, hanno interessato i conti approvati pochi giorni fa e chiusi con una perdita civilistica di 20,4 milioni di euro’. Notizie quindi non proprio rassicuranti”.

I RAPPORTI TRA PASCUCCI E BONIFACI

“Noi – dichiara il candidato sindaco del Pd – facciamo tutti gli auguri del caso al Gruppo Bonifaci affinché risolva positivamente questi presunti problemi finanziari. E non vogliamo approfittarne per speculazioni politiche fin troppo facili, dato il rapporto fra quel Gruppo e l’attuale amministrazione, anche se il sindaco, prima o poi, qualche spiegazione dovrà pur darla, ad esempio sugli strani spazi pubblicitari acquistati dall’Ostilia a favore dell’Etruria Eco Festival, o sulle ipotesi di espansioni edilizie negate dal sindaco ma già annunciate sul sito internet del Gruppo”.

PREOCCUPAZIONE PER CAMPO DI MARE

“Ma detto questo – aggiunge Marini – non si può non esprimere forte preoccupazione in ordine alle possibili ricadute per il nostro territorio, dal momento che il Gruppo Bonifaci, attraverso Ostilia, è proprietario di quasi tutta Campo di Mare. Non sarà proprio per queste difficoltà finanziarie che non viene svolta la regolare manutenzione nella nostra frazione marina? Non sarà per questo che non si riesce a far fronte ai problemi dell’acqua, delle strade, dell’illuminazione? E per quanto riguarda gli interventi del Comune ‘in danno’ alla società di Bonifaci, questa avrà le risorse per restituire quanto dovuto? Noi siamo convinti che un sindaco debba potersi rapportare con Ssocietà in salute, in totale trasparenza e nel pieno rispetto della legalità, sulla base di un principio molto semplice: se qualcuno sbaglia deve pagare e se qualcuno vuole investire deve avere le stesse opportunità di tutti gli altri. In questo senso le notizie sulle difficoltà del Gruppo Bonifaci non sono buone notizie per Cerveteri”.

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