Franco Borgna: “Il Pd unito sostiene Juri Marini sindaco”

Smentite le fantasiose ricostruzioni elettorali di un Partito Democratico diviso

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Partito Democratico di Cerveteri

di ALBERTO SAVA

La campagna elettorale in corso impone un preambolo di poche parole sugli accadimenti avvenuti lungo la legislatura, intorno all’amministrazione Pascucci. Il sindaco uscente rivendica come un risultato eccezionale il semplice fatto di essere giunto alla scadenza naturale del suo mandato. Sicuramente vero, ma ciò è stato possibile solo perché Pascucci è stato sostenuto da una vecchia pratica, che si sperava fosse finita in soffitta dal lontanissimo 1993 su tutto il territorio nazionale, la quale, alla lettura concreta dell’azione politica, rendeva indistinguibile la maggioranza dall’opposizione. Ma si sa, Cerveteri è sito archeologico. Basta una veloce scandagliata dei voti e delle posizioni espresse in Consiglio, al netto di quelle ‘di facciata’, per delineare una formidabile ‘unità di intenti’ di maggioranza ed opposizione su tutti i provvedimenti ‘pesanti’ e qualificanti dell’amministrazione uscente.

Avvicinandosi le elezioni, e dovendosi necessariamente dichiarare l’extra omnes dalla sala del Consiglio, la vulgata ‘istituzionalizzata’ si sta incaricando di dirigere la descrizione di fatti ed avvenimenti nel segno della ‘continuità’. Difettando di avvedutezza e scrupolo, però, qualcuno, forse pervaso dal fervore del crociato, si è lanciato in ricostruzioni e teoremi lontani dalla realtà, se non altro perché la realtà stessa, e soprattutto i soggetti coinvolti, si sono incaricati di provvedere ad inoppugnabili e severe smentite.

Il caso più recente riguarda l’interpretazione delle intenzioni politiche di Franco Borgna, il dirigente del PD che si è confrontato con Juri Marini durante le primarie, uscendone sì sconfitto, ma a testa alta, ed offrendo una solida piattaforma di discussione politica e programmatica. Tirato per la giacchetta, come suol dirsi, Borgna è intervenuto severamente, smentendo qualsiasi illazione di ‘esegeti’ non richiesti, ed ha dichiarato: “Le nostre intenzioni alle prossime elezioni comunali sono limpide e cristalline: noi sosteniamo il Partito Democratico e il candidato a Sindaco Juri Marini. Ancorché non ve ne fosse alcuna necessità, a scanso di equivoci o di inutili strumentalizzazioni smentiamo categoricamente alcune ricostruzioni apparse sulla stampa nei giorni scorsi, che ci davano in uscita o in contrapposizione al PD locale. Quelle notizie sono totalmente prive di fondamento. Né alcuno ci ha mai interpellato per verificare la nostra posizione.

Noi non abbiamo mai cambiato idea. Dovremmo rivendicare questo come atto di serietà, ma in realtà per noi è una cosa normalissima: se stai in un partito, da iscritto o da simpatizzante, lo sostieni anche se perdi una competizione interna. È questo il vero valore della democrazia in un partito. Chi se ne va quando perde, dimostra di non avere alcun rispetto per lo spirito e le regole della nostra grande comunità democratica, che in realtà aveva altri interessi o obiettivi e il partito ne era semplicemente strumento. Abbiamo partecipato alle primarie del Pd e, per quanto siamo stati e siamo molto critici nella gestione della Dirigenza locale, il nostro partito di appartenenza era e resta il PD. Noi restiamo nel partito Democratico, lo sosteniamo lealmente e con grande convinzione, sosteniamo il candidato a Sindaco del partito Juri Marini, e, come abbiamo sempre fatto, daremo il nostro contributo per cercare di migliorare le cose e per aiutare il partito a crescere e a vincere”.

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